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Insieme per la pace! Manifestazione a Pontremoli del 24 febbraio 2023. Intervento di Azione Cattolica Lunigiana

Voce A

Perché essere qui oggi se il grido di pace che sale da ogni angolo del mondo sembra non trovare ascolto?

Perché essere qui oggi, se tutte le strade di pace sembrando essere ostruite da insuperabili egoismi?

E perché essere ancora qui oggi, se nonostante il desiderio di fraternità dei popoli, non si riesce a strappare la guerra dalla mente dei potenti?


Voce B

Siamo qui perché è proprio nei momenti più bui che occorre non perdere di vista il futuro che vogliamo.

Siamo qui perché abbiamo il dovere di ri-destare in noi quelle virtù di speranza, coraggio e perseveranza che ci permettono di pensare un destino di pace, per l’Ucraina e per tutti i popoli della terra.


Voce A

A volte tutte queste parole spese per la Pace, sembrano inutili, risuonano nelle nostre piazze ma pare che non abbiano nulla a che vedere con la realtà dell’Europa o del Mondo. Come giovane, mi chiedo se la Pace non sia solamente un sogno irraggiungibile.


Voce B

La Pace non è un sogno, è piuttosto una meta da raggiungere, ed è anche un bene fragile, che richiede di essere custodito da tutti, non solo da chi governa ma da ogni cittadino: serve che ciascuno di noi faccia la sua parte. Essere “Artigiani di Pace” nelle azioni quotidiane così come nelle scelte politiche ed economiche. La guerra in Ucraina ci ha fatto sperimentare come tali scelte siano sempre più difficili, delicate e controverse ma tuttavia ancora più necessarie.


Voce A

Ma parlando di scelte, si corre il rischio di andare incontro a modelli semplicistici che allontanano la riconciliazione e rischiano di esacerbare l’odio. Il nostro pensiero è spesso ingabbiato da domande che assecondano uno stile binario, solo due possibili risposte, “armi sì, armi no”, “embargo sì, embargo no”... ma senza la complessità che sta dietro alla realtà delle cose, come si possono costruire illuminati percorsi di pace?


Voce B

Ogni domanda è legittima, ma è necessario introdurre un sistema di risposte che prenda in considerazione percorsi volti a far cessare la violenza e a riportare al centro del dibattito i diritti umani dei popoli feriti. L'impegno per la pace non può diventare un dibattito su come si conduce la guerra: il graduale imbarbarimento del dialogo tra popoli si diffonde anche tra noi … Soprattutto voi giovani sforzatevi di comprendere la complessità, rifiutate la superficialità criminosa con cui la guerra viene presentata come inevitabile ed estirpate dai vostri cuori la sensazione di impotenza che tanto giova ai potenti della terra.


Voce A

Non basta “prendere posizione”, non basta desiderarla dunque: la Pace deve essere perseguita ostinatamente attraverso passi concreti che tutti possiamo e dobbiamo fare.

Come prima cosa è nostro compito informarci su cosa accade nel mondo: informarsi, soprattutto in tempo di guerra, quando la stampa è compromessa, è complicato; discernere la verità tra fake news e notizie pilotate a volte è quasi impossibile ma è doveroso farlo. Come secondo passo, tutti siamo chiamati a condividere ciò che sappiamo con le nostre comunità, non come maestri ma come compagni di strada; impegnandoci a costruire luoghi di incontro e confronto che possano essere rete e strumento per il bene comune. Sostenere, infine, è l'ultima tappa fondamentale di questo percorso di Pace. Sostenere significa fare comunità per un fine condiviso, accogliere e promuovere iniziative di Pace, farsene carico perchè diventino parte integrante del nostro tessuto sociale.

GRAZIE A TUTTI!

Pontremoli, 24 febbraio 2023

Azione Cattolica Lunigiana