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Tre passi sul cammino della nonviolenza

Il 2 ottobre è la Giornata internazionale della nonviolenza: facciamo in modo che sia un momento di forte coscientizzazione e di efficace opposizione alla guerra, alle stragi di cui essa consiste, ai suoi strumenti e ai suoi apparati; di efficace opposizione al razzismo ed a tutte le persecuzioni e le schiavitù; di efficace opposizione al maschilismo che è la radice di tutte le altre violenze.

Il 19 ottobre c'è la marcia Perugia-Assisi: facciamo in modo che sia un momento di forte coscientizzazione e di efficace opposizione alla guerra, alle stragi di cui essa consiste, ai suoi strumenti e ai suoi apparati; di efficace opposizione al razzismo ed a tutte le persecuzioni e le schiavitù; di efficace opposizione al maschilismo che è la radice di tutte le altre violenze.

Il 4 novembre riproporremo l'iniziativa nonviolenta "Ogni vittima ha il volto di Abele": facciamo in modo che sia un momento di forte coscientizzazione e di efficace opposizione alla guerra, alle stragi di cui essa consiste, ai suoi strumenti e ai suoi apparati; di efficace opposizione al razzismo ed a tutte le persecuzioni e le schiavitù; di efficace opposizione al maschilismo che è la radice di tutte le altre violenze.

Ogni vittima ha il volto di Abele.

Ogni essere umano ha diritto alla vita, alla dignità, alla solidarietà.

Vi è una sola umanità, in un unico mondo casa comune dell'umanità intera.

Pace, disarmo, smilitarizzazione.

Solo la nonviolenza può salvare l'umanità.

Fonte: Centro di Ricerca per la Pace di Viterbo