Il luogo nel quale muoiono le speranze di migliaia di persone in cerca di protezione.
I governi europei non mostrano alcun interesse, se non attraverso parole di circostanza a seguito di tragedie collettive, nei riguardi della sorte di chi in fuga da conflitti ai quali la comunità internazionale non riesce a dare risposte (la Siria e il Corno d’Africa in primo luogo) intraprende lunghi e rischiosi viaggi alla ricerca di sicurezza per sé e la propria famiglia.
L’operazione Mare Nostrum, che è riuscita a salvare migliaia di vita umane in questi mesi, non è certamente lo strumento più adeguato per assumersi le responsabilità che spettano ai Paesi dell’Unione Europea.
Anche il nostro Paese, che con questa operazione ha impedito maggiori perdite di vite umane e ha provato a mettere in campo una risposta dopo la strage dello scorso 3 ottobre a Lampedusa, non ha dato finora risposte adeguate alla gravità della situazione, in particolare sul piano dell’accoglienza che rimane confusa, parziale e frammentata.
Chiediamo al Presidente del Consiglio Matteo Renzi, in qualità di Presidente di turno dell’UE, di proporre:
1. l’apertura immediata di canali umanitari con il coinvolgimento delle Nazioni Unite:
2. l’applicazione della Direttiva Europea sulla Protezione Temporanea (2001/55/CE).
Chiediamo altresì al Governo italiano di implementare subito un Piano Nazionale per l’Accoglienza, attraverso un coinvolgimento non solo degli enti locali e delle regioni, ma anche delle associazioni e degli enti di tutela.
Fonte: ComboniFem - Newsletter Suore Comboniane