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Il NO al referendum costituzionale: cambiare passo

Credo che per cambiare passo alle nostre iniziative per fare vincere il NO al prossimo referendum costituzionale, sia necessario smascherare la favola , dell'Italia spendacciona che è vissuta sopra le proprie possibilità facendo incrementare il debito pubblico fino a farlo diventare di 2200 miliardi di euro... e quindi anche alla favola che votando SI al prossimo referendum si inizierebbe a ridurre i costi della politica.

Come fare ?

- E' necessario evidenziare come a seguito della divisione tra il Ministero del Tesoro e la Banca d'Italia avvenuta nel lontano 1981, la Banca di Italia non copre più i prestiti emessi dallo Stato ed è per quella scelta che il debito è cresciuto fino alla cifra menzionata diventando il 130% del PIL;

  • è necessario evidenziare come detta scelta comporti anche il pagamento degli interessi sul debito pubblico , fino alla cifra record di 3.000.000 miliardi di euro (il 5% del PIL annuo);
  • fare capire come in base al Fiscal Compact, all'impegno preso dai diversi governi (Berlusconi, Monti, Renzi) di abbassare il debito pubblico dal 130% al 60% del PIL, comporti il taglio di 50 miliardi l'anno sul debito per tutti i prossimi 20 anni , che si aggiungano ai 135 miliardi annui di interessi sempre sul debito:

Ora occorre allora legare strettamente la nostra iniziativa al fatto che tutti i governi compreso quello di Renzi, le risorse per pagare gli interessi sul debito e quelle per tagliare il debito nei prossimi 20 anni non vanno certo a recepirle tagliando i privilegi della Casta... oppure mettendo una tassa sui grandi patrimoni... oppure recuperando i capitali evasi nei grandi paradisi fiscali... No di tutto ciò.

Il governo Renzi come gli altri precedenti, vogliono recuperare le risorse continuando a tagliare su tutto lo Stato Sociale (sanità, servizi, salari, pensioni, diritti) insomma sulla pelle della povera gente ed in più svendendo e privatizzando beni comuni ai ricconi che continueranno a fare profitti .

Quindi il debito pubblico serve per continuare a spostare ricchezza dal lavoro al capitale.

E' in questo contesto che bisogna fare capire che la riforma costituzionale e quella elettorale , sono funzionali alle politiche liberiste, antisociali , liberticide portate avanti dal governo Renzi in applicazione delle direttive della Troika Europea ed a favore del grande capitale economico, finanziario, speculativo.

Sappiamo in molti, che Compact e pareggio di bilancio non sono sostenibili in un regime democratico, per cui serve una svolta autoritaria, con la Riforma Costituzionale e quella Elettorale voluta dal governo di Renzi.

Allora

Se questa consapevolezza non è ancora un patrimonio comune di tutti i cittadini... è quindi necessario lavorare sodo legando le prossime iniziative alle tematiche sociali che ho citato?

oppure

E' meglio andare avanti come abbiamo fatto fino ad ora ?

Io non ho dubbi scelgo la prima opzione

 

Umberto Franchi

Lucca 12 agosto 2016 - Intervento di Umberto Franchi