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L'antefatto di questa storia ricorda quando Boris Johnson decise che la nottata sarebbe passata da sola, il covid avrebbe ucciso giusto qualche vecchietto che tanto sarebbe morto lo stesso (d'altronde prima o poi...) e l'immunità di gregge sarebbe arrivata spontaneamente, ignorando al proposito che, senza vaccinazioni di massa, l'immunità di gregge può impiegare anche numerose generazioni per immunizzare per davvero, se mai succede.

Poi ci si è ammalato lui stesso e soprattutto l'opinione pubblica ha percepito, a suon di morti e al netto di teorie strampalate figlie dei tempi che viviamo, che il covid è una cosa seria.

- Fine dell'antefatto -

Nella mia vita ho partecipato (ed anche organizzato) a centinai di manifestazioni sindacali... so cosa significa la fatica ed il sacrificio per farle riuscire... e per parteciparvi... per cui porto il massimo rispetto per tutti coloro che il 26 giugno , hanno partecipato alle manifestazioni indette dalla CGIL CISL UIL a Firenze, Torino, Bari, per il rinvio dello sblocco dei licenziamenti ed altre tematiche sociali.

In questo tempo di pandemia e di restrizioni sociali sento il bisogno di cercare un chiarimento tra i mille dubbi e incertezze che mi attanagliano.

D'altra parte sono sempre stato convinto che la complessità impone analisi e scelte articolate, non manichee, che tengano conto delle varie parti in campo, delle articolazioni delle cause e delle prospettive.

Una riflessione stimolata dalla bolla social-mediatica. Giorgia Meloni nel discorso alla Camera per la fiducia a Draghi, cita Bertolt Brecht della celebre frase “mi sono seduto dalla parte del torto perché gli altri posti erano occupati”.

Difficile immaginare una distanza maggiore tra il pensiero di Bertolt Brecht e la proposta politica di Giorgia Meloni.

Con le lotte degli anni 70, dei lavoratori e degli studenti , i governi vennero obbligati a fare leggi per:

“IL COMMENTO VE LO MANDIAMO NOI”.

Così una disposizione alla stampa del Minculpop (Ministero della Cultura Popolare) del 23 settembre 1939, nella quale si invitava i giornali a pubblicare un discorso del Duce, dicendo che “poteva essere commentato”, salvo informare appunto che “Il commento ve lo mandiamo noi”.