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La famiglia Agnelli Alkann, a acquisito il 60,9% del capitale ed il 63,21% del diritto di voto del Gruppo editoriale Gedi, rilevando quote da Perrone e Caracciolo. Contemporaneamente, sostituiscono il direttore di Repubblica Verdelli , il quale più volte era stato minacciato di morte da gruppi fascisti e mafiosi, perché considerato di “sinistra”, con Molinari proveniente dal giornale “La Stampa” considerato un ammiratore di Trump, di Israele, della Nato e del capitalismo rampante.

La tempesta che si è abbattuta su di noi con questa pandemia svela il pensiero di molti cuori. Il primo a essere svelato è il cuore della Chiesa, che mai è stata così “prossima” all’umanità intera come ora. Certo essa è stata sempre vicina ai suoi fedeli, ma c’è voluto un papa come papa Giovanni per dire, in punto di morte, che “ora più che mai, certo più che nei secoli passati, siamo intesi a servire l’uomo in quanto tale e non solo i cattolici; a difendere anzitutto e dovunque il diritto della persona umana e non solo quelli della Chiesa cattolica”; e ciò non perché “è il Vangelo che cambia, siamo noi che cominciamo a comprenderlo meglio”.

Circa un mesa fa, nei giorni iniziali a del contagiato n. 1 e la sua diffusione a Lodi ed in altre province della Lombardia e del veneto, che avevano portato all’emanazione del primo decreto governativo, la progressione geometrica del contagio non recava spavento, La posizione di diversi virologi, medici specialisti e biologi sul coronavirus, ondeggiava tra gli ottimisti che lo consideravano poco più di una forma influenzale ed i più pessimisti che pur con posizioni diverse non credevano però che in Italia potesse succedere la tragedia di ciò che è successo, senza ancora vederne la fine... inducendo anche molte persone a rassicurarsi e guardare con sospetto coloro che invece ne denunciavano la gravità.

La rapida avanzata della colonizzazione capitalista sviluppata negli ultimi 40 anni, in Italia, soprattutto con l'avvento della moneta unica Europea, evidenzia un avanzamento enorme delle disuguaglianze con un 10% di ricchi sempre piu' ricca che detiene circa il 55% di tutta la ricchezza esistente, mentre i ceti medi e poveri si sono ulteriormente impoveriti, dividendosi le briciole.