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Martini: due anni dopo

Il 31 agosto cade il secondo anniversario della morte del card. Carlo Maria Martini, Arcivescovo di Milano. Per l’occasione invio un documento che non è molto noto, è un intervento che ha tenuto durante il Congresso delle ACLI Milanesi nel gennaio 2000.

E’ un discorso che, a mio parere, è un po’ la concretizzazione delle due prime lettere pastorali che scrisse da Arcivescovo di Milano: “la dimensione contemplativa della vita” e “In principio la parola”, è un intervento riservato agli aclisti ma che può andare bene per tutti coloro che sono in ricerca o, come diceva lui, “essere pensanti”.

Ricordo quando, una quindicina di anni fa, credo nel 1999, ero a Praga con una delegazione delle ACLI Lombarde in visita ai nostri partner della KAP (Cristo e Lavoro) e, dopo aver partecipato ad un loro convegno tenuto all’Università di Praga, vollero farci visitare la città portandoci in alcuni posti non visitabili dal grande pubblico, visitammo il Centro Strahof con una biblioteca di 120.000 volumi tenuta dai Monaci Premonstratensi e poi ci federo visitare l’Arcivescovado di Praga che si trova vicino al Castello. Dopo averne visitato il secondo piano (una reggia!) che contiene la quadreria degli Arcivescovi di Praga e ci raccontarono che per molto tempo ci fu una diatriba con Vienna perché ambedue le città volevano diventare la sede dell’impero. Alla fine a Vienna toccò l’impero e a Praga l’Università della quale l’Arcivescovo è il Gran Cancelliere.

Poi ci incontrammo con un dignitario della curia che ci disse: “lo scorso anno il vostro Arcivescovo venne a predicare ai nostri seminaristi un corso di esercizi spirituali sul tema “chiesa piccolo gregge”. Poi soggiunse “Ah, Card. Martini, Giovanni XXIV”.

Martini, al compimento dei 75 anni, disse che:

“un tempo avevo sogni sulla Chiesa

Una chiesa che non dipende

Dai potenti di questo mondo

Una chiesa che dà spazio alle persone

Capaci di pensare in modo più aperto

Sognavo una chiesa giovane.

Oggi non ho più questi sogni

Dopo i settantacinque anni

Ho deciso di pregare per la chiesa”.

Forse anche per la sua preghiera di intercessione e dopo sei mesi dalla morte di Martini, che CHI è sopra di noi ha pensato bene di donare alla Chiesa Cattolica Romana e al mondo PAPA FRANCESCO.

Buona riflessione!

Angelo Levati