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Israele - Palestina. Presidio a Massa del 20/10/2023. Intervento di Antonella Cappè - Portavoce Accademia Apuana della Pace

Oggi in questo presidio siamo in lutto per tutti i morti di questa guerra, tutti civili ( 1400 israeliani, 4000 palestinesi, che aumenteranno visto i bombardamenti su Gaza e la prossima invasione via terra)

Abbiamo prontamente condannato l’ignobile e brutale atto di aggressione di Hamas contro la popolazione civile Israeliana, contro anziani, bambini, donne, alla quale si è aggiunta la barbara pratica della presa di ostaggi. Siamo di fronte alla violazione di tutti i trattati e le convenzioni internazionali, volti a salvaguardare le popolazioni civili dalle guerre e da ogni forma di occupazione.

La risposta di Netanyau e dell'esercito israeliano, con l'assedio totale di Gaza, la chiusura delle forniture di acqua, carburante, cibo , medicine, i bombardamenti che colpiscono inevitabilmente i civili e la programmata invasione via terra, si prefigura anche questa come crimine contro l'umanità.

Hamas deve immediatamente rilasciare gli ostaggi e cessare le armi per il bene del popolo palestinese. Israele deve cessare i bombardamenti subito e aprire gli aiuti umanitari immediati a Gaza. Questo è quello che i governi nazionali, gli Usa, Unione europea , Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite dovrebbero dire e fare nell'immediato :“mettere in campo tutte le risorse necessarie perfermare le operazioni militari, per la liberazione degli ostaggi e per l’assistenza umanitaria alla popolazione civile, evitando un bagno di sangue, un altro esodo e nuovi profughi che si andranno ad aggiungere a quelli che da 75 anni vivono nei campi profughi della regione" e avviare immediatamente una conferenza di Pace seria

Ma vorrei chiedervi: Parliamo di crimini contro l'umanità,..Vi chiedo cosa vuol dire Guerra, se possiamo ricordarci oggi di una guerra " pulita" tra due eserciti in campo di battaglia, all'aperto... non esiste piu questo tipo di guerra, almeno dalla seconda guerra mondiale; e il risultato è , come ci ha insegnato Gino Strada che oggi almeno " il 90% delle vittime di guerra sono civili".

Cosa possiamo fare noi oggi qui in Italia, davanti a questo massacro , al rischio che la guerra si estenda oltre i confini di Israele - Palestina? All'imprevisto della violenza senza politica?

La nostra risposta è: Lavorare per la Pace, essere testimoni di Pace, fare azioni di pace.

Dare piena attuazione all'articolo 11 della nostra Costituzione " L'Italia ripudia la guerra... non condanna, ma RIPUDIA, è molto piu forte"

Lo abbiamo detto nelle piazze a cadenza semestrale dal febbraio 2022 , e abbiamo detto non solo No alla guerra , No all'invio di armi in Ucraina , ma azioni diplomatiche e di intermediazione e DiSARMO. ( L'accostamento alla situazione all'Ucraina l' ha fatto anche questa notte Biden, prospettando uno scenario quanto mai pericoloso: America e occidente a difesa delle democrazie: In Ucraina, in Israele, a Taiwan, contro tutto il resto del mondo_ parole infuocate che rispondono solo ad una logica di scontro e guerra, chi ci guadagna da tutto cio? perdiamo, perderemo tutti ma non proprio tutti...sicuramente non le industrie belliche).

Ancora una volta in Italia in questi giorni, nel Piano di ripartizione delle risorse, come è avvenuto negli ultimi anni, è aumentata la spesa militare destinata sopratutto a nuove armi, fino a 7, 9 milirdi di euro !

E mancano fondi per investimenti in sanità , scuola lavoro.

C'è un altro aspetto sottovalutato del clima di guerra in cui viviamo, l'aspetto culturale: si deve giustificare agli occhi dell'opinione pubblica l'assassinio e la distruzione dell'altro, la negazione della complessità, la comprensione delle ragioni o dei torti...

Non ci sono sfumature o altri colori , o è bianco o è nero, ingabbiando qualsiasi dubbio, ragionamento, qualsiasi forma di dissenso. E' un meccanismo gia visto per la guerra in Ucraina, chi aveva dubbi, chi dissentiva dall'invio di armi, chi proponeva la via diplomatica.. tacciato come filoputiniano.

E si deve costruire anche un nemico interno, ora sono i terroristi di hamas, anche da noi, si chiudono le frontiere con la Slovenia, e qualsiasi straniero che sbarca sulle nostre coste è trattato come un possibile terrorista, senza nemmeno considerare il dato che chi ha compiuto atti terroristici in Europa, era da anni in Europa, molti erano cittadini europei... Ma tutto è utilizzato per giustificare la vergognosa campagna contro gli immigrati, di questo governo, che non comprende che solo la conoscenza reciproca, la convivenza con uguali doveri e diritti , puo garantire la sicurezza per tutti.

Per non parlare della censura delle notizie: in tutta Italia in molte città si stanno svolgendo e si svolgeranno manifestazioni coemla nostra, a Firenze lunedi ci sara un corteo organizzato dalla comunità mussulmana, ebraica e cristiani. Nei Tg e nei gradi giornali non se ne parla, non si è parlato della manifestazione a Washington e il fermo di 300 ebrei pacifisti che sono entrati negli uffici del congresso indossando magliette con su scritto " No in nostro nome" . Non si parla del dissenso interno ad Israele, dei familiari degli ostaggi che chiedono il cessate il fuoco su Gaza in cambio dei prigionieri ( che sembrano destinati a diventare vittime sacrificali )...Le manifestazione per una Palestina Libera che attraversano tutte le capitali del mondo arabo e non solo, anche nelle citta europee, o sono taciute o ci sono presentate come manifestazioni pro Hamas e velocemente liquidate. Sta montando la vecchia strumentale contrapposizione tra mondo arabo - cattivo e occidente - buono( vedi la proposta di Salvini e il discorso di Biden stanotte)

Non cadiamo in questa trappola, impegnamoci nel cercare e diffondere un'altra informazione , sono convinta che i popoli e siamo maggioranza, vogliono la Pace,

Concludo con le parole tratte da una lettera di Samah Salaime, araba-israeliana, direttice dell'Ufficio di Comunicazione del villaggio Neve Shalom-Wahat Al Alam: "Ancora una volta una realtà insondabile nelle nostre regioni ci porta alla stessa conclusione: Non esiste una vera soluzione senza una vera Pace. Non ci sono scorciatoie; non possiamo vivere in tranquillità e sicurezza senza riconoscere i pieni diritti di ogni singolo essere umano, palestinese, israeliano, ebreo, arabo, che vive tra il fiume e il mare. Abbiamo tutti bisogno di vivere in sicurezza, libertà e piena democrazia"

intervento letto da Antonella Cappè, portavoce dell'Accademia Apuana per la Pace , al presidio per la Pace del 20 ottobre 2023