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L’accademia Apuana della Pace è una rete di associazioni che si sono impegnate a promuovere percorsi con l’obiettivo di creare una cultura della pace nel territorio apuano; tra questi rientra sicuramente la promozione di percorsi di integrazione tra le culture, motivo per cui di fronte all’annuncio di far uscire il Comune di Massa dalla rete del progetto SPRAR ci siamo sentiti fortemente interpellati e abbiamo chiesto un incontro urgente al Sindaco per capirne le ragioni e per far comprendere l’importanza di tale progetto, in quanto rappresenta l’unico vero strumento che le amministrazioni hanno per garantire un processo completo di integrazione culturale tra i cittadini massesi e i ragazzi e le ragazze presenti nel territorio e che non sono “clandestini” ma cittadini extracomunitari con permesso di soggiorno per motivi umanitari, di protezione sussidiaria o per asilo politico.

Egregio signor Sindaco,

abbiamo letto su Il Tirreno della sua volontà di far uscire il Comune di Massa dalla rete del progetto SPRAR. Le chiediamo un incontro urgente perché vorremmo provare a convincerla che questa non è una buona scelta per la comunità che l’ha votata alle recenti elezioni e per i cittadini massesi in generale.

Un evento per promuovere le attività del comparto militare navale sotto la copertura della sostenibilità e dell’innovazione. Questo è “SeaFuture 2018”, la rassegna internazionale in programma dal 19 al 23 giugno prossimi all’Arsenale Militare Marittimo di La Spezia, organizzata dal Distretto Ligure delle Tecnologie Marine, dal Consorzio Tecnomar Liguria, da AIAD, EIEAD, Regione Liguria, in collaborazione con Marina Militare e Spezia EPS Azienda Speciale, CCIAA Riviere di Liguria.

Non possiamo tollerare questa situazione: i diritti umani universali, salvaguardati dal diritto internazionale e dal diritto marittimo, oltre che naturalmente dalla nostra Costituzione, sono calpestati sotto i colpi di una presa di posizione che deve indignarci tutti. In queste ore in tutta Italia ci sono mobilitazioni per affermare e ribadire i principi fondamentali del diritto, che mette prima di tutto al centro la condizione delle persone.