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ATTENZIONE: In tutta questa storia la manipolazione e la strumentalizzazione delle parole raggiunge vette mai toccate. Pace, accordo del secolo, opportunità storica, proposta, soluzione, negoziato, scambio... sono espressioni completamente svuotate del loro significato autentico e riempite del loro opposto: diktat, ricatto, imposizione, minacce, illegalità, truffa,...

C’è una notizia che è stata quasi nascosta, perché è difficilissimo darla, non sanno come farla accettare dal senso comune, ma è di tale portata da marcare una cesura nella storia che stiamo vivendo. Lo Stato di Israele, almeno nella sua veste ufficiale e giuridica, cambia natura. Non è più lo Stato che unisce democrazia ed ebraicità, come era nel sogno del sionismo, ma è definito come uno Stato-Nazione ebraico, uno Stato del solo popolo ebreo nel quale gli altri, quale che sia il loro numero, sono neutralizzati nella loro dimensione politica, cioè nella loro esistenza reale: non partecipano di ciò che, in democrazia, si chiama autodeterminazione, la quale è riservata al solo popolo ebreo, il solo sovrano. Gli altri sono naturalmente gli Arabi, e in modo specifico i Palestinesi, musulmani o cristiani che siano.

Per la Corte Suprema israeliana la costruzione non ha i necessari permessi. Israele: "Trasferimento legittimo, i bambini concluderanno la scuola". Respinti gli appelli dei 200 abitanti di Khan el-Ahmar che si oppongono al trasferimento nella vicina località di Abu Dis che li costringerebbe ad abbandonare la loro vita di nomadi. L'edificio scolastico Khan al-Ahmar realizzato dalla ong italiana Vento di Terra, ha 160 alunni provenienti da cinque comunità: "Un esempio di edilizia contro l'occupazione"

Amnesty International l'ha definita "un'aberrante violazione del diritto internazionale e dei diritti umani".

La conta di morti e feriti, impossibile da aggiornare in tempo reale, parla già di 55 vittime, tra cui 5 bambini e 1 bambina, e oltre 2700 feriti, molti dei quali dovranno convivere con disabilità croniche vista l'impossibilità di ricevere adeguata assistenza medica a causa del collasso del sistema sanitario della Striscia di Gaza, soffocata dall'assedio che Israele ha imposto da oltre 10 anni. Non c'è acqua potabile, mancano sangue, medicine ed elettricità.

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