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Se la prendi sul serio, la marcia Perugia-Assisi ti dice le cose da fare, le cose che tu devi fare, le cose che dobbiamo fare tutti: semplici, chiare ed impegnative.

Che occorre opporsi a tutte le guerre: e quindi qui ed ora far cessare lo scandalo della partecipazione italiana alle guerre in corso e ad alleanze criminali che impongono dittature e altre guerre preparano.

Che occorre opporsi a tutte le armi: e quindi qui ed ora far cessare lo scandalo dell'immane ed infame produzione e commercio di armi da parte del nostro paese.

Le piattaforme di convocazione con obiettivi generici da baci Perugina contano e la nonviolenza che incide nel sociale e nel politico, quella che abbiamo celebrato il 2 ottobre, non è il "volemose tutti bene che siamo fratelli e sorelle, punto".

È in corso la "terza guerra mondiale a pezzi" ed ogni giorno dal Medio Oriente al Mediterraneo si susseguono le stragi. Ogni iniziativa che si opponga alla guerra e alle uccisioni è cosa buona e necessaria e urgente. Il primo dovere di ogni persona decente come di ogni umano istituto è fermare la guerra e salvare le vite.