Come si fabbrica l'insicurezza (Ilvo Diamanti)
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Pubblicato su "Notizie minime della nonviolenza", n. 649 del 24 novembre 2008 e pubblicato sul quotidiano "La Repubblica" del 23 novembre 2008.
Sono passati dodici mesi appena, un anno, ma l'Italia sembra un'altra. Meno impaurita e meno insicura. Infatti, l'inverno è vicino, ma il clima d'opinione registra un disgelo emotivo evidente. Come testimonia il secondo rapporto - curato da Demos e dall'Osservatorio di Pavia per Unipolis - sulla rappresentazione della sicurezza nella percezione sociale e nei media. Pochi dati, al proposito (d'altronde, ieri "Repubblica" gli ha dedicato molto spazio).
Verso il 25 aprile - l'anniversario della Liberazione (Giulio Vittorangeli)
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Pubblicato su Notizie Minime della nonviolenza - n. 796 del 20 aprile 2009
Viviamo in un eterno presente, per molti versi angosciante, senza apparente passato e nemmeno futuro.
La memoria, sempre cosi’ difficile da tramandare, e’ rimossa perche’ disturba il presente e mette a disagio. Particolarmente evidente per il 25 aprile o per la Giornata della Memoria. Si e’ iniziato con la cosiddetta “memoria divisa”, destra e sinistra, fascismo ed antifascismo, che doveva pero’ ricomporsi in nome di una par condicio del tutto arbitraria, che poneva sullo stesso piano partigiani e nazifascisti.
Discorso del presidente americano Barack Obama all'Università del Cairo
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Pubblichiamo il testo integrale del Discorso pronunciato dal Presidente Amerivano Barak Obama all'Università del Cairo che Raniero La Valle ci ha inviato (traduzione di Anna Bissanti).
Le nozze d'Europa (Raniero La Valle)
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È stato detto che nella campagna per le elezioni europee di tutto si è parlato tranne che dell'Europa: si è parlato della tragica figura di Berlusconi, che rischia di essere travolto dalle sue ricchezze e dalla loro intrinseca forza di corruzione; si è parlato della deriva del Partito democratico, che dice di voler essere grande per combattere la destra ma si ostina a voler restare nel suo piccolo per correre da solo, fino all'assurda decisione di votare "sì" al referendum del 21 giugno; si è parlato della sinistra divisa, o meglio della sinistra "nuova" e suicida che per vivere si è proposta di distruggere (di "buttare") la sinistra vecchia da cui era uscita; ma non si è parlato di che cosa andare a fare in Europa.
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