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Il giorno 8 maggio era in programma l'assemblea generale di verifica dello stato di avanzamento dei lavori del progetto Bilancio Partecipato 2010.
Motivi organizzativi legati alla suddivisione dei tavoli di lavoro, nei quali si sono inseriti i cittadini e le associazioni partecipanti, obbligano ad uno spostamento di data per tale assemblea che si svolgerà il giorno sabato 22 maggio, alle ore 10, sempre alla Casa delle Culture  (ex deposito CAT) in Via Pomario Ducale a Massa.

In questa città manca colpevolmente la cura dello spazio pubblico, ma una popolazione che non può vivere gli spazi dove abita è una popolazione triste, disagiata e in pericolo: una comunità dove ci si incontra di più all'Esselunga che nei luoghi di svago è destinata alla disgregazione e all'abbruttimento, è abbandonata a se stessa. Come abbandonati sono i nostri bambini del centro cittadino, che, nonostante l'impegno che da 6 anni vede in prima linea un comitato di mamme, non hanno un'area verde a loro dedicata e comoda, lo sono gli adolescenti, i giovani che non hanno molte possibilità di svago, incontro, di crescita insieme, se non per strada, gli stranieri, che non accogliamo, ma piuttosto sfrattiamo, come è successo alla "casa delle culture" di Avenza, e nella schizofrenia che ci contraddistingue siamo capaci di intitolare il festival che anima a fine estate le nostre strade "Convivere". Non è possibile che i nostri amministratori non comprendano che il disagio e l'insicurezza si combattono non isolando o criminalizzando, ma dando a tutti, giovani e anziani, bambini, disabili, stranieri, studenti fuori sede, adolescenti, gli strumenti per vivere una vita degna nel territorio dove risiedono.

I solitari fautori delle scale mobili sperano di attirare visitatori accorciando di una decina di minuti la salita al castello, trascurando però la complessa architettura interna che non lo rende facilmente agibile. I  contrari (la maggioranza) oppongono che sono esageratamente costose e ancora di più lo sarà la manutenzione, essendo utilizzate per un paio di mesi all'anno; inoltre non porteranno vantaggi agli esercizi commerciali tagliando fuori tutta la città, mettono a rischio la stabilità della collina, deturpano irrimediabilmente il paesaggio e per di più conducono a un contenitore vuoto, privato in anni recenti anche del suo piccolo museo.

Gentile candidato,
VISTO il grave deficit riguardante le politiche ambientali nel nostro Comune (se ce ne fosse bisogno, una spia di questa condizione è data dal fiorire dei comitati cittadini negli ultimi anni)
VISTA la mancanza di un piano razionale di gestione della mobilità urbana dei veicoli privati (tralasciando l’annosa questione delle polveri sottili legate al traffico pesante)
VISTA la scarsità di zone pedonali e di ZTL, la situazione in cui versano molti marciapiedi, spesso invasi dalle macchine, quasi ovunque inaccessibili a carrozzine e deambulatori dei disabili, e le aree circostanti di tutte le scuole cittadine del tutto aperte alla circolazione e alla sosta degli autoveicoli
VISTA l’assenza di piste e percorsi ciclabili e il degradante e avvilente abbandono dei vecchi tracciati nati da, seppur timide e insufficienti, iniziative di amministrazioni precedenti (Via Aurelia in direzione Avenza-Sarzana, alcuni tratti di Viale XX Settembre, Viale Colombo)
VISTA la mancanza di una volontà tesa ad incentivare il tradizionale utilizzo della bicicletta soprattutto ad Avenza e a Marina di Carrara, utilizzo addirittura intralciato da scelte simili a quella che ha comportato il restringimento della carreggiata di Via Felice Cavallotti e di Via Garibaldi per inserire parcheggi a lisca di pesce che rendono il transito delle bici disagevole ma soprattutto pericoloso (non solo per loro ma anche per gli automobilisti)

VISTA l’ostilità e l’indifferenza con cui le recenti amministrazioni hanno trattato il progetto, ormai vecchio di dieci anni, della Ciclopista dei marmi, nonostante esso sia già inscritto nei piani europei e nazionali di ciclabilità e nonostante la sua realizzazione possa, realisticamente, godere di finanziamenti regionali e comunitari (basta uno sguardo oltre i confini del nostro “feudo” per accorgersi di quanto sia in crescita il turismo legato alla mobilità sostenibile e per comprendere quale rilevanza strategica ricoprirebbe una pista ciclabile:
1) attrezzata e organizzata come Museo in parte a cielo aperto e in parte collocato all’interno della storica stazione di S. Martino che verrebbe rivitalizzata e sottratta all’apparentemente inesorabile rovina
2) capace di congiungere la zona marittima, la stazione ferroviaria, le principali scuole superiori cittadine, il Museo del marmo – che finalmente verrebbe inserito all’interno di un reticolo museale suggestivo e coerente – e il centro città
3) che attraverserebbe una zona del nostro comune ancora prevalentemente verde, e dunque piacevole, ma soprattutto più salubre e sicura rispetto alle zone oggi percorribili necessariamente immerse nel traffico dei veicoli a motore
4) utilizzabile anche come percorso pedonale e sportivo ;

VISTA l’insensibilità e forse l’ignoranza dimostrata dalle Amministrazioni precedenti riguardo alle politiche previste a livello nazionale di informazione e sensibilizzazione sui problemi legati all’inquinamento; vista anche l’assenza del mobility manager (aziendale e di area) nel Comune , nonostante la legge da ben 9 anni preveda la presenza di questa figura che si occupa di attuare misure di “prevenzione dell’inquinamento atmosferico e acustico” mediante “interventi radicali finalizzati alla riduzione dell’impatto ambientale e dei consumi energetici derivanti dal traffico urbano, tramite l’attuazione di politiche (e la realizzazione di progetti) di mobilità sostenibile, di politiche di interventi strutturali e permanenti, volti alla modifica degli attuali comportamenti che privilegiano l’uso individuale dei mezzi di trasporto” (vedi legge del 9 dicembre 1998, n. 426)

VISTA la mancata attuazione del Piano Urbano del Traffico per il momento rimasto in un cassetto nonostante sia pronto

L’ASSOCIAZIONE RUOTA LIBERA APUOLUNENSE CHIEDE RISPOSTE CHIARE CIRCA LE SUE INTENZIONI IN MERITO A:

_l’istituzione di un ufficio di mobility management aziendale presso il Comune e di area in collaborazione con la vicina Massa;
_ la realizzazione di una rete di piste e percorsi ciclabili, possibilmente collegata o strutturata in modo coerente anche rispetto a quelle già esistenti (o eventualmente in via di attuazione) nei territori dei Comuni limitrofi al nostro, e comprendente anche la Ciclopista dei marmi di cui si è ampiamente parlato sopra;
_il potenziamento del trasporto pubblico attraverso una politica convincente e veramente efficace, magari (chiediamo troppo?) le cui logiche possano fare breccia nell’opinione pubblica attraverso parallele e ripetute iniziative di informazione e sensibilizzazione;
_l’inibizione sempre più rigorosa della sosta libera e selvaggia, soprattutto nei centri storici (che per la verità dovrebbero essere chiusi al traffico. E’ vero che il problema dei parcheggi rappresenta quasi ovunque la questione del secolo, ma è certo anche che una città bene attrezzata è in grado di fornire ai cittadini alternative reali, credibili e – se i suoi amministratori sono particolarmente intelligenti…ossimoro? – anche accattivanti all’utilizzo dei veicoli privati
_la dotazione di rastrelliere per agevolare la sosta delle biciclette presso tutte le scuole e tutti gli edifici pubblici

Naturalmente la nostra Associazione offre con totale disponibilità e gratuità tutto il materiale elaborato e diffuso in questi anni, compresi gli studi di settore, alcuni dei quali realizzati in loco, e tutto l’aiuto di cui potrebbe aver bisogno per permetterLe la realizzazione di queste semplici opere di fondamentale importanza. Chi sostiene l’inutilità di tali provvedimenti paventando un possibile fallimento di politiche di questo tipo in un territorio dove la cultura della mobilità sostenibile – a piedi, in bici, pattini, mezzi elettrici e quant’altro – è molto scarsa, dimentica che la Cultura attecchisce solo dove la gente ha a disposizione gli strumenti per acquisirla e praticarla: sarebbe come considerare inutile l’attuazione di politiche scolastiche in luoghi dove la popolazione è totalmente ignorante per assenza di scuole, biblioteche e maestri.
Oltretutto è bene sapere che tra i carraresi una massa silenziosa ma volenterosa e sensibile esiste, eccome.

Nel porgerLe i nostri migliori auguri, certi del Suo interesse in merito alle questioni poste, vista la loro rilevanza e la Sua indubitata capacità nel riconoscerlo, attendiamo risposte chiare da indirizzare non solo a noi ma alla cittadinanza intera, ed orienteremo anche in base a quelle, la nostra preferenza elettorale

Carrara, 21/05/07. Alessandra D’Aietti
Presidente dell’Associazione
Fiab - Ruotalibera apuo-lunense