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I Bambini di Muhanga - Nord Kivu - Repubblica Democratica del Congo

Jetaime, Verité, Promesse, Miracle, Amani(Pace), Nzoli(Sogno), Bienvenue, Bonannée, Gloria, Grace, Tuungane(Insieme)... questi i nomi ricorrenti dei bambini nel villaggio di Muhanga, nel cuore della foresta del Nord Kivu, Repubblica Democratica del Congo...
"Fiori selvaggi" (così li definisce Don Giovanni Piumatti missionario in Africa da quasi 40 anni), che chiedono a gran voce di vivere in pace….."lasciateci vivere nelle nostre capanne, allevare i nostri figli, coltivare i nostri campi...tenetevi pure quello che ci avete rubato, ma ridateci la pace", così gli abitanti del villaggio si presentavano a Butembo nel 2001 al Primo Simposio per la Pace in Africa.

Alcune note di Don Giovanni Piumatti sulla situazione catastrofica dell'intero Kivu (Muhanga - Congo)...In piena foresta Don Giovanni ha subito una violenta aggressione da parte delle forze  militari riconducibili al ribelle filoruandese Nkunda ....il villaggio mediatico globale tace.... (Elia Pegollo)

Muhanga-Buynatenge

La situazione di queste località e del Nord-kivu è disastrosa, ma la comunità internazionale continua a restare muta e forse anche complice?...

Metà luglio a Muhanga-Bunyatenge sono arrivati le FRDC (esercito regolare della R.D. Congo) con il compito di braccare i ribelli armati: FDLR (Hutu rifugiati dal 1994) e May-May.

Le FRDC hanno il compito di pulire il territorio da tutte le forze negative: l¹operazione chiamata "KIMIA" (=silenzio) è condotta dall¹esercito regolare formato da un miscuglio di ex gruppi armati tra cui anche CNDP (ex soldati ribelli di Nkunda di provenienza ruandese) i quali sono stati obbligati a far parte dell¹esercito congolese. E la convivenza è difficile se non impossibile!!!.

Gli assalti continui nei villaggi, case bruciate, violenze, saccheggi...  milioni di sfollati vaganti sulle strade, senza assistenza e tutto nel silenzio. Le stesse cose succedevano con gli eserciti ribelli di Nkunda e altri e allora la comunità internazionale era presente e giustamente denunciava! In più tutti questi massacri restano impuniti, e i mandanti occupano posti di responsabilità!!!

Non ci si chiede perché tanti disordini creati e/o voluti  da chi?

La stampa internazionale ignora alla grande tutto quello che avviene nel Nord  e Sud Kivu.

La popolazione locale viene cacciata dalla sua terra, per dare posto a gente che viene dal Rwanda (Tutsi); eppure ci sarebbe posto per tutti e si potrebbe convivere in fraternità e nel rispetto reciproco come era negli anni 80 e prima ancora...

Ci domandiamo se c¹è un piano diabolico d¹eliminazione di un popolo a favore di un altro! In certi paesi si chiama GENOCIDIO, ma in Congo, si chiama GUERRA TRIBALE...

Non si contano i 6 milioni di Congolesi morti in questi ultimi 15 anni, giustamente si fa memoria del triste Genocidio del 1994 in Rwanda!   (800.mila morti)

Molti ONG scorazzano per le strade di Butembo, Beni, Goma... ma non possono andare nei posti dove la popolazione è asserragliata fra forze governative e ribelli: LA STRADA E¹ PERICOLOSA e questo vale per ONG e ONU. Eppure  sono in R.D.Congo  per venire in aiuto alla popolazione!

La CICR (croce rossa internazionale) percorre queste "strade pericolose" con tre macchine solo per ricuperare 1 FERITO RIBELLE!!  e non si ferma neanche a guardare o salutare la popolazione del posto...

Giustificano la mancanza di distribuzione di aiuti umanitari in zone rosse, perché poi arrivano i militari e saccheggiano... Intanto però in posti cosidetti accessibili, ma non immuni da saccheggi, arrivano camion di viveri e non viveri.... Forse per rifornire tutte la persone armate?

C¹è veramente un complotto  internazionale organizzato per l¹eliminazione di popoli?

L¹ONU (MONUC) continua a predicare che la sua missione in Congo ha la priorità di difendere i civili...ma sono presenti quando c¹è da contare i morti! Allora la strada non è più pericolosa?

Gli Hutu-FDLR chiedono con insistenza il DIALOGO INTER-RUANDESE.

Dialogo non accordato; piuttosto si cerca di braccare queste persone per farli sparire a tutti i costi... ALTRO GENOCIDIO!

La Comunità internazionale resta muta, sa benissimo quello che avviene un questa Africa Nera, come sa che lo sfruttamento del sottosuolo è una manna specialmente se la regione è svuotata dalla gente che coltiva i suoi fagioli...

Per arrivare alla pace è necessario risolvere il problema solo con le armi e la morte???? Non ci sarebbe anche il dialogo?

Come dice OBAMA "la democrazia non si porta con le armi e i carri armati..."

Questa è l'intervista che Don Giovanni Piumatti, missionario a Muhanga (Congo), ha rilasciato qualche giorno fa in merito all'aggressione subita da parte dei militari riconducubili al ribelle filoruandese Nkunda, attualmente inseriti nello esercito regolare... (Elia Pegollo)

Ancora la voce di Giovanni che non si arrende di fronte alla barbarie che sta violentando il Nord Kivu....è la voce di un uomo coraggioso che ha dedicato l'intera sua esistenza agli ULTIMI DEL MONDO, che ha cercato con tenacia di dare un volto agli INVISIBILI e che a rischio della propria vita continua a lottare per alimentare la speranza..... Giovanni scrive a Donata che ho incontrato in Congo diversi anni fa ma le sue parole sono dirette a tutti noi.....cerchiamo di diffonderle (Elia Pegollo).

Nel Nord-Kivu
Si sta facendo una guerra silenziosa, la gente muore lontana dagli occhi della comunità internazionale... questa operazione si chiama KIMIA (silenzio!!!!) E' una guerra politica e mineraria, la gente dei villaggi implicati, non può più vivere e paga per tutti...
Parliamo di due piccoli villaggi con testimoni oculari, che possono farsi voce di questa gente.
I due villaggi Muhanga -Bunyatenge si trovano nella foresta, e come questi altri centinaia, che non appaiono sulla carta come le cave minerarie; questi due villaggi sono un esempio di quello che succede, nel silenzio più assoluto...