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Per condannare le costanti violazioni dei diritti umani in Marocco

L'associazione Jaima Sahrawi insieme alle associazioni italiane di solidarietà con il Popolo Sahrawi condanna l'arresto e la scomparsa dei sette difensori sahrawi dei diritti umani, arrestati giovedì 8 ottobre 2009, all'aeroporto di Casablanca, di ritorno da una visita ai campi profughi sahrawi di Tindouf (Algeria).
I sette militanti sequestrati sono: Ali Salem Tamek, Brahim Dahane, Rachid Sghaïr, Nassiri Hamadi, Yehdih Terruzi, Saleh Loubeihi e Degja Lechgar. Appena scesa dall'aereo, la delegazione è stata assalita dai servizi segreti marocchini e condotta in auto presso una località fino a questo momento sconosciuta.     
I sette sono stati accusati di "alto tradimento della patria" e di "attentato contro la sovranità e l'integrità territoriale del Marocco".                                                                                     Ci troviamo ancora una volta di fronte ad un aumento allarmante delle intimidazioni e delle persecuzioni nei confronti della popolazione sahrawi all'interno dei territori occupati del Sahara Occidentale.                                             
Si tratta dell'ennesima manovra del regno del Marocco per ostacolare e mettere a tacere il lavoro dei difensori dei diritti umani che da tempo si occupano di denunciare gli abusi, gli arresti, e le repressioni che continuano a perpetuarsi contro il Popolo Sahrawi.

Chiediamo alle autorità marocchine di rivelare il luogo di detenzione degli attivisti arrestati, di  dare informazioni riguardanti il loro stato di salute, nonché l'immediata liberazione di questi sette detenuti e di tutti gli altri prigionieri politici sahrawi ancora incarcerati nelle prigioni marocchine.
Ci rivolgiamo, altresì, alla comunità internazionale ed in particolare alle organizzazioni di difesa dei diritti umani per denunciare e condannare quest'ennesimo atto di intimidazione e per pretendere dal Marocco il rispetto dei diritti umani fondamentali e delle norme del diritto internazionale.

Cosa puoi fare?

Invia questa mail al Ministro degli Affari Esteri On. Franco Frattini (Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.) perché intervenga nei confronti del Regno del Marocco per condannare le violazioni dei diritti umani in Sahara Occidentale e chiedere l'immediata liberazione degli attivisti sahrawi.
Egregio Ministro,
Le comunico la mia preoccupazione per la condizione di Ali Salem Tamek, Brahim Dahane, Rachid Sghaïr, Nassiri Hamadi, Yehdih Terruzi, Saleh Loubeihi e Degja Lechgar, i sette difensori dei diritti umani sahrawi fermati illegalmente, lo scorso giovedì 8 ottobre, all'aeroporto di Casablanca (Marocco).                                                     La delegazione è stata arrestata da membri dei servizi segreti marocchini con l'accusa di "alto tradimento alla patria" e "attentato contro la sovranità e l'integrità territoriale del Marocco", ed è attualmente detenuta presso una località sconosciuta.
L'Italia si è sempre espressa a favore del rispetto dei diritti umani e ha dichiarato in più occasioni il sostegno all'autodeterminazione del Popolo Sahrawi per questo Le chiedo di condannare fermamente la violazione dei diritti umani in Marocco e di intervenire nei confronti del Governo Marocchino affinché liberi immediatamente gli attivisti sahrawi.
Distinti Saluti.                                                                                                                                                                 
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Reggio Emilia, li 11 ottobre 2009