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Sulle elezioni israeliane e sullo stato di Palestina

Trasmettiamo in allegato alcuni articoli e prese di posizione sull’argomento.

La vittoria di Netanyahu insieme alle formazioni politiche fondamentaliste e razziste israeliane non diminuiscono, anzi, rendono ancora più urgente la necessità del sostegno internazionale alla campagna per il riconoscimento dello Stato di Palestina.

I vincitori delle elezioni vogliono la guerra perenne in terra di Palestina per continuare l’espansione dell’occupazione delle terre usurpate con l’occupazione miliare. I negoziati diretti che Netanyahu contrappone al riconoscimento internazionale dello Stato palestinese, non sono altro che l’imposizione dei rapporti di forza militari sulla testa di un popolo. Con questo governo israeliano, se continuerà ad essere assecondato da quello americano, non ci sarà pace né in terra di Palestina, né nel resto dello scacchiere mediorientale.

A questo punto però, forse anche il presidente USA Obama, al contrario della maggioranza repubblicana del parlamento americano, sembra esserti reso conto della pericolosità della politica dell’alleato Netanyahu.

Ma quello che ci stupisce e ci indigna di più è che non l’abbia capito la maggioranza del parlamentari italiani, i quali alcuni giorni fa si sono resi ridicoli di fronte al mondo intero e non si sono vergognati di votare due documenti di opposto segno sulle proposte di riconoscimento dello stato di Palestina, fornendo in tal modo un sostanziale sostegno politico al governo israeliano, come dimostra il plauso che hanno ricevuto dall’ambasciatore israeliano a Roma.

Tutto questo dimostra che è ancora più che mai necessario che prosegua a tutti i livelli sociali e politici la pressione affinché si giunga al riconoscimento internazionale dello Stato di Palestina e, soprattutto, da parte delle Nazioni Unite. Solo così potrà iniziare un vero, se pur difficile, processo di pace in quella terra e in tutto il medio Oriente.

Perciò insistiamo nell'invito che alcune settimane fa abbiamo rivolto, in particolare, ai Soci affinché trasmettano al Governo italiano un chiaro pronunciamento del proprio Organo Istituzionale (di cui alleghiamo nuovamente il fac-simile) per il riconoscimento politico e diplomatico dello Stato di Palestina.

il Comitato Esecutivo della

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