• Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

Per la Corte Suprema israeliana la costruzione non ha i necessari permessi. Israele: "Trasferimento legittimo, i bambini concluderanno la scuola". Respinti gli appelli dei 200 abitanti di Khan el-Ahmar che si oppongono al trasferimento nella vicina località di Abu Dis che li costringerebbe ad abbandonare la loro vita di nomadi. L'edificio scolastico Khan al-Ahmar realizzato dalla ong italiana Vento di Terra, ha 160 alunni provenienti da cinque comunità: "Un esempio di edilizia contro l'occupazione"

Amnesty International l'ha definita "un'aberrante violazione del diritto internazionale e dei diritti umani".

La conta di morti e feriti, impossibile da aggiornare in tempo reale, parla già di 55 vittime, tra cui 5 bambini e 1 bambina, e oltre 2700 feriti, molti dei quali dovranno convivere con disabilità croniche vista l'impossibilità di ricevere adeguata assistenza medica a causa del collasso del sistema sanitario della Striscia di Gaza, soffocata dall'assedio che Israele ha imposto da oltre 10 anni. Non c'è acqua potabile, mancano sangue, medicine ed elettricità.

Sulla base delle sue recenti ricerche, Amnesty International ha concluso che nel corso delle proteste della “Grande marcia del ritorno”, a Gaza l’esercito israeliano ha ucciso e ferito manifestanti palestinesi che non costituivano alcuna minaccia imminente.

La vita della popolazione di Gaza è seriamente messa in pericolo e noi, cittadini/e del mondo, associazioni, gruppi, non credenti e credenti di fedi diverse, sentiamo la responsabilità di agire laddove le Risoluzioni hanno fallito, e porre all’attenzione internazionale questo lento genocidio.

Almeno 30 donne palestinesi detenute nelle carceri israeliane hanno lanciato un’azione di protesta  lunedì, 5 giugno, cominciando  a rimandare indietro i pasti e rifiutando di alzarsi alla chiamata. Ciò in risposta all’annuncio che un certo numero di donne darà spostato dal carcere di HaSharon al carcere di Ramla, dove sono rinchiusi criminali  comuni israeliani, e dove sarebbero esposte ad ulteriori rischi sia sul piano fisico che sul piano psicologico.[1]

© 2024 Accademia Apuana della Pace.