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A proposito delle nomine al Parco delle Apuane (Nicola Cavazzuti)

Dopo aver pubblicato sul numero del 16 agosto 2008 un comunicato stampa di Legambiente e WWF Toscana sulle nomine al Parco delle Apuane, inviatoci da Legamibiente della Lunigiana, abbiamo chiesto a Nicola Cavazzuti, del C.A.I. di Massa, una sua riflessione sull'argomento.
Di seguito riporto alcune riflessioni sulle nomine del Parco delle Apuane, concentrandomi soprattutto sulle modalità delle nomine.
Ritengo comunque inopportuno tenere fuori dal consiglio di un parco montano, dove la quasi totalità della manutenzione dei percorsi non stradali è affidata al Club Alpino Italiano, dove le operazioni di soccorso sono affidate, per legge, ad una componente del Club Alpino Italiano (Soccorso Alpino), dove la quasi totalità delle strutture ricettive montane sono o di proprietà, o di gestione, o in convenzione con il Club Alpino Italiano, dove la gran parte delle istituzioni territoriali hanno stretto accordi in convenzione per il controllo del territorio dell'ambiente, dove il riferimento principale istituzionale di protezione civile rappresentato dal Club Alpino Italiano, dove la totalità dell'ambiente ipogeo, fiore all'occhiello del Parco, è mantenuta e sviluppata da Gruppi Speleo che fanno riferimento al Club Alpino Italiano, ho voluto dare alcune informazioni semplicemente reperibili su Internet, per dimostrare quanto sia di moda il manuale Cencelli che assume forme veramente trasversali tanto da utilizzare anche il mondo pseudo-ambientalista per poter avere la sua massima espressione.
Mentre vengono escluse associazioni come appunto legambiente, WWF e sottolineo ancora CAI (che aveva sottoposto una propria candidatura nella persona di Alberto Bargagna, ex magistrato e profondo, forse fin troppo, conoscitorie delle problematiche ambientali) si introducono soggetti, di cui ben mi guardo da esprimere giudizi personali, rappresentati di ambientalismo di facciata, ma in realtà, come dichiarano loro stessi, promotori di interessi ben particolari.
Ritengo poi che ognuno di noi abbia il buon senso e le sufficienti sinapsi per fare sommatorie non molto complesse ma esaustive.
Non ho voluto poi affondare il coltello sulla nascita di questo consiglio perchè le diatribe interne sono state molte e la decisione finale non ha assolutamente tenuto conto di ciò che le realtà locali avevano espresso.
Sulla presidenza non esprimo giudizio anche se alcune dichiarazioni espresse e da me sentite, non riportate, sono per lo meno discutibili.
Saluti

Una breve riflessione sulle nomine al Parco delle Apuane.

Questo parte del comunicato ufficiale che appare sul sito del Parco:
"Con decreto n. 12 di ieri, 4 agosto, il Presidente del Consiglio Regionale, On.le Riccardo Nencini, ha decretato le nomine degli organi del Parco, che rimarranno in carica, per quattro anni, fino all'agosto del 2012.
Per la Presidenza dell'Ente, viene confermato Giuseppe Nardini.
Grandi novità invece, nella composizione del Consiglio direttivo, con scelte che - per la prima volta - risultano diverse dall'orientamento maggioritario della Comunità del Parco, espresso in sede di designazione dei candidati. In effetti, i sette rappresentanti degli enti locali, sono: Emanuele Guglielmi, Daniele Giuseppe Marchetti, Marco Musoni, Franco Pucci, Alberto Putamorsi, Vittorio Torre e Pietro Vecchi.
Relativamente ai membri di competenza del Consiglio Regionale, faranno parte del Consiglio direttivo del Parco, per la maggioranza, Armando Della Pina e, per la minoranza, Bruno Battini.
Completano la composizione del Consiglio direttivo i tre rappresentanti delle associazioni "ambientaliste" e del mondo scientifico. La scelta è qui caduta su Emanuele Bertocchi (Terranostra Toscana), Riccardo Forfori (Associazione ambiente e/è vita), nonché Giuseppe Ottria (C.N.R.)."


Sul tema sono intervenuti a due riprese alcuni commentatori di cui vi riporto, per conoscenza, le loro disquisizioni:

Massa
"Dopo numerosi rinvii e riunioni per le nomine nell´Ente, il 4 agosto il Consiglio regionale della Toscana ha finalmente nominato il presidente ed il Consiglio direttivo del parco regionale delle Alpi Apuane, Legambiente e Wwf si dichiarano soddisfatte "per la conferma di Giuseppe Nardini a presidente del parco, considerandolo una figura in grado di garantire gestione equilibrate per un parco difficile e spesso preso di mira da molteplici interessi che poco hanno a che fare con la conservazione della natura e lo sviluppo locale sostenibile".
Ma le sorprese non sono mancate: nel direttivo sono stati nominati Giuseppe Nardini presidente e quali rappresentanti della Comunità di Parco Emanuele Guglielmi, Daniele Giuseppe Marchetti, Marco Musoni, Franco Pucci, Alberto Putamorsi, Vittorio Torre e Pietro Vecchi. Nominati quali membri di competenza del Consiglio Regionale, Armando Della Pina per la maggioranza e Bruno Battini per la minoranza. Infine, sono stati nominati Emanuele Bertocchi (Terranostra Toscana), Riccardo Forfori (Associazione Ambiente e/Vita) e Giuseppe Ottria (C.N.R.) come rappresentanti delle Associazioni"ambientaliste" e del mondo scientifico."

Si è evidentemente usato il bilancino della politica, per dare rappresentanza politica alla destra attraverso le piccole associazioni ambientaliste, ma le due più grandi associazioni ambientaliste toscane ed italiane non ci stanno si chiedono anche perché e con quali motivazioni il Consiglio regionale abbia escluso Legambiente, Wwf ed altre grandi associazioni come il Club alpino italiano dalla rappresentanza nel Consiglio direttivo e chiedono che la regione esponga "tali motivazioni, ritenendo questa esclusione una scelta politica significativa e grave la cui responsabilità è riconducibile esclusivamente al Consiglio regionale della Toscana.
Secondo Piero Baronti, presidente di Legambiente Toscana, "Dopo la sofferta ma positiva conferma di Nardini a presidente, abbiamo l´impressione che il Consiglio regionale abbia utilizzato impropriamente le nomine di competenza degli ambientalisti per compensare esigenze di spartizione politica, costituendo un precedente grave, che non ci aspettavamo proprio dalla Toscana".
La pensa così anche Guido Scoccianti, presidente del Wwf Toscana, che sottolinea: "Attendiamo dal Consiglio regionale spiegazioni sull´esclusione delle più grandi e rappresentative associazioni a livello nazionale dal direttivo. Se il proposito voleva essere l´indebolimento delle posizioni ambientaliste nel governo del parco, annunciamo fin da ora che costituiremo un coordinamento permanente degli ambientalisti per seguire ed intervenire prontamente sugli atti del Parco".

Sulle nomine era intervenuto nei giorni scorsi anche Mario Lupi capogruppo dei Verdi in regione Toscana, non facendo nessun riferimento all´esclusione degli ambientalisti dal direttivo, ma dando quasi al riconfermato presidente Verde il compito di rappresentare tutto il movimento all´interno del direttivo:: "E´ stato confermato Presidente del Parco Regionale delle Alpi Apuane Giuseppe Nardini. - ha detto Lupi - Ce ne felicitiamo con lui e con tutti gli ambientalisti e verdi della Lucchesia e di Massa Carrara. Siamo altresì sicuri che saprà proporre un impegno forte e continuo nella salvaguardia dell'ambiente apuano e nella gestione sostenibile delle strutture del Parco".

Alta Versilia
Dopo tante riunioni e polemiche, lunedì 4 agosto il presidente del Consiglio Regionale, On. Riccardo Nencini ha firmato il decreto con cui si ufficializzano le nomine degli organi della Presidenza e del Consiglio Direttivo del Parco, scaduti dal 23 aprile. I membri nominati resteranno in carica per quattro anni, fino al 4 agosto 2012. Sono stati nominati Giuseppe Nardini presidente e quali rappresentanti delle Comunità di Parco Emanuele Guglielmi, Daniele Giuseppe Marchetti, Marco Musoni, Franco Pucci, Alberto Putamorsi, Vittorio Torre e Pietro Vecchi. Nominati quali membri di competenza del Consiglio Regionale, Armando Della Pina per la maggioranza e Bruno Battini per la minoranza. Infine sono stati nominati Emanuele Bertocchi (Terranostra Toscana), Riccardo Forfori (Associazione Ambiente e/Vita) e Giuseppe Ottria (C.N.R.) come rappresentanti delle associazioni"ambientaliste"e del mondo scientifico.

Il Consiglio Regionale non ha tenuto conto per la prima volta dell'orientamento maggioritario espresso in sede designazione candidati dopo tre sofferte e laceranti riunioni tenute dall'organo delle Comunità di Parco. Infatti, la rinomina del presidente decaduto Giuseppe Nardini, candidato versiliese del gruppo dei Verdi, ha prevalso sull'altro candidato verde Paolo Antonelli, il quale nelle designazioni votate in Comunità di Parco aveva ottenuto 81.221 quote preferenziali a fronte delle 52 636 di Nardini.
Da un'analisi più attenta e politicamente più spietata è stato rovesciato il concetto preferenziale uscito e votato dall'organismo delle Comunità di Parco, che avrebbe voluto Antonelli come nuovo presidente. I comuni di Stazzema, Seravezza, Camaiore e la Comunità montana "Alta Versilia" hanno fortemente reclamato nelle riunioni della Comunità di Parco la discontinuità dalla passata gestione amministrativa, pertanto contrari alla rinonima alla presidenza di Nardini. Come membri rappresentanti la Comunità di Parco in seno al Consiglio Direttivo l'area della Versilia avrebbe tuttavia accettato la rinonima dei due vice presidenti decaduti: Cristoforo Feliciano Ravera (Garfagnana) e Piero Sacchetti (Massa- Montignoso), rispettivamente con quote preferenziali ricevute pari a 63.649 e 33.687.
Anche in questo caso il Consiglio regionale non ha tenuto conto di questa indicazione preferenziale ed ha nominato tra i sette rappresentanti delle Comunità di Parco Daniele Marchetti (Area Media-Valle), candidato che aveva ottenuto in sede di designazione quote preferenziali quanto il candidato Sacchetti (33.687), ma inferiori all'altro candidato Ravera (63.649). A questo punto, con il versiliese Nardini presidente, l'area della Versilia per legge non potrà ottenere una vicepresidenza, come diventa problematico ottenere due assessori nella Giunta. Deciderà a riguardo il neo Consiglio Direttivo.

A tutti è saltata agli occhi, leggendo i nominativi dei componenti del nuovo consiglio, l'assenza sia di WWF che e sopratutto del Club Alpino Italiano, già poco considerato in precedenza, oggi completamente snobbato. Tutto questo per fare posto a due associazioni ambientaliste come riporta il comunicato ufficiale del Parco. Al di là delle persone che non penso nessuno di noi si possa permettere di giudicare vorrei però portare alla conoscenza di tutti chi sono queste associazioni ambientaliste attraverso notizie che ognuno di noi può recuperare su internet.

L'associazione TERRANOSTRA TOSCANA è di emanazione diretta della Coldiretti, tanto che per contattarla tramite e-mail occorre fare riferimento a poste elettroniche Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.. Sul sito vengono indicate le finalità dell'associazione che vi riporto:

Terranostra Toscana è l'associazione per l'agriturismo, l'ambiente e il territorio fondata da Coldiretti Toscana per promuovere, sostenere e diffondere:
  • l'esercizio dell'agriturismo
  • la valorizzazione del mondo rurale
  • i metodi, le tecnologie e i sistemi produttivi a basso impatto ambientale
  • uno stile di vita e di vacanza legato al rispetto della natura, delle stagioni e delle tradizioni rurali

Finalità legittime ma forse poco attinenti al caso.

Veniamo ad AMBIENTE E/E' VITA, si scrive così. Il presidente nazionale è il Senatore Altero Matteoli, già Ministro dell'Ambiente e oggi alle Infrastrutture che già nel precedente consiglio del Parco era riuscito a far sedere su una sedia il proprio segretario Ezio Ronchieri. Oggi probabilmente i tempi sono cambiati e lo strumento associazione ambientalista ha facilitato il lavoro, avendo come rappresentante il Sig. Riccardo Forfori che siede anche nel consiglio del Consorzio Zona Industriale. A parte il consiglio che do a tutti di consultare il sito dell'associazione http://www.ambientevita.it/ per acquisire interessanti notizie, sia leggere tra le altre cose il motto:
Gestione e promozione ai privati. Controllo e sviluppo al pubblico

Penso che ci siano gli elementi per fare una riflessione personale su quanto accaduto: nomi, iter, associazioni "ambientaliste", finalità.
Anche WWF e Legambiente si sono chiesti, sui giornali locali, perchè l'esclusione di associazioni storicamente presenti sul territorio e da sempre in prima linea nella difesa dell'ambiente.
Chiaramente tutti gli altri componenti del consiglio rispondono a precise aree politiche alchimicamente gestite per la divisione dei ruoli.