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Comunicato stampa sul 6° Forum dell'acqua di Marsiglia e sulla giornata mondiale dell' acqua (22 marzo)

La Associazione Funzionari senza Frontiere (onlus attiva nel campo della cooperazione internazionale) auspica che a seguito degli impegni emersi in occasione del Forum Mondiale dell’Acqua e del Forum Alternativo che si sono tenuti a Marsiglia dal 12 al 17 marzo si possano trovare, sempre di più, scelte ed occasioni di lavoro condivise fra le Organizzazioni Internazionali, le Organizzazioni della Società Civile e la Associazione Mondiale delle Autorità Locali (CGLU).

In particolare, la Associazione ritiene che:

  • sia definitivamente accettato l’accesso all’acqua non come un semplice “bisogno” (need) ma come un vero e proprio “diritto” (right); il che comporta di orientare l’azione politica in modo da assicurare un incondizionato accesso all’ acqua per chiunque;
  • sia sostenuta l’azione politica degli enti locali rappresentati dall’Unione delle Città e dei Governi Locali (CGLU/UCLG) che, fino dal maggio 2011, ha auspicato una progressiva presa di coscienza del ruolo degli enti pubblici locali nella gestione dell’ acqua riprendendo la posizione comune scaturita dal V Forum sull’Acqua di Istanbul del 2009 e chiamata “Istanbul Water Consensus”. In una successiva riunione (Firenze, dicembre 2011) il Consiglio dell’ UCLG ha deciso di adottare la Carta Globale – Agenda per i diritti umani nella città e  di promuovere il coinvolgimento degli enti pubblici locali con l’obiettivo di raggiungere quota 1000 nelle adesioni all’Istanbul Consensus.

Inoltre in occasione della giornata mondiale dell’ acqua prevista per il 22 marzo, la Associazione Funzionari senza Frontiere ricorda l’ opportunità:

  • di riportare sotto l’egida delle Nazioni Unite l’organizzazione degli incontri internazionali sul tema dell’acqua auspicandone un loro diretto e maggior coinvolgimento;
  • di moltiplicare gli sforzi per realizzare gli obiettivi fissati con gli obiettivi di sviluppo del millennio nel campo dell’ acqua;
  • di impegnarsi affinché venga eliminato il problema della mancanza di accesso all’ acqua per i due terzi della popolazione mondiale nel 2025,
  • di proseguire nell’impegno sulla campagna “l’acqua è di tutti” a partire dai risultati conseguiti da UCLG e da Water Right Foundation (organismo costituito a Firenze nel 2005 da alcuni comuni del locale ambito territoriale ottimale);
  • di avvicinare gli enti locali e le organizzazioni della società civile in modo da rafforzare il movimento complessivo a sostegno della campagna “l’acqua è di tutti”;
  • di reperire fondi in modo da poter finanziare progetti di cooperazione internazionale nell’ambito specifico dell’ approvvigionamento idrico;
  • di rafforzare i collegamenti fra le agenzia e delle Nazioni Unite d i network delle organizzazioni internazionali attive nel settore in modo da creare positive sinergie.

Infine si rivolge al Governo ed al Parlamento perché la cooperazione non diventi, in Italia, un’attività sempre più marginale e perché siano gradualmente stanziate più risorse raggiungendo il livello medio di investimenti dei Paesi europei che è dello 0,4% del PIL. In questo modo si potrebbe dare una maggiore concretezza operativa alla giusta scelta di istituire il Ministero della Cooperazione.

 

Firenze, 19 marzo 2012