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«Il capitalismo ha chiamato valori spirituali le raffinatezze del suo codice di morale borghese e le maschere virtuose del suo disordine. Ed ha chiamato materialismo le rivendicazioni della giustizia e le collere degli uomini poveri», ha detto Emmanuel Mounier (1905-1950), il filosofo francese che nel secolo scorso parlava, tra l’altro, di una chiesa degli umili, e chiedeva un rinnovamento della coscienza cattolica.

Basta guerre! Mai più vittime! Fermiamo la strage di Gaza.Per Pace, Libertà, Giustizia in Palestina e Israele, in Siria, Iraq, Libia, Afghanistan e Ucraina... Troviamoci tutti a Firenze il 21 settembre ascoltando popoli e società civili e costruendo un percorso di PACE e GIUSTIZIA

Sabato 13 settembre 2014 si svolgerà la 21a Marcia per la Giustizia Agliana - Quarrata. Quest'anno verrà trattatoil tema: "Urge una nuova POLITICA: come passione di vita e pratica condivisa"

Saranno presenti: Antonietta POTENTE, teologa; Cecile Kyenge, deputata europea PD; Curzio MALTESE, deputato europeo TSIPRAS; don Luigi CIOTTI, Gruppo Abele, Libera; Martina ROMANELLO, studentessa universitaria Napoli, Renato ACCORINTI, sindaco di Messina.

Pax Christi accompagna la giornata dell' 8 giugno con momenti personali e comunitari di preghiera. L'incontro orante in Vaticano per la pace tra israeliani e palestinesi è una convocazione spirituale e morale per tutti. Esprime in qualche modo la spiritualità abramitica, ricordata da papa Francesco sulla spianata delle Moschee al Gran Muftì di Gerusalemme nel suo recente viaggio: "Davanti al mistero di Dio siamo tutti poveri, sentiamo di dover essere sempre pronti ad uscire da noi stessi docili alla chiamata che Dio ci rivolge, aperti al futuro che Lui vuole costruire per noi".

Il 25 aprile all'Arena di Verona c'era una luce abbagliante, il sole per fortuna splendeva tutto il pomeriggio e l'evento ha ridato fiducia a migliaia di persone nel movimento per la pace. Certamente i tempi limitati, e l'obbligo imposto dalla Fondazione Arena di mantenere prevalente la componente artistica dell'evento, hanno costretto gli organizzatori a limitare il numero degli interventi, ma decine e decine di persone hanno parlato dal palco. Donne e uomini di tutte le età, con proposte costruttive che andavano ben oltre il semplice e necessario NO agli F35, portavoci di reti più che di singole organizzazioni.

Cominciamo dalle luci. La prima luce venuta dalla riunione di Verona è che il movimento c’è! Lo “zoccolo” duro del pacifismo ha reagito positivamente all’appello. In tempi di assenteismo e astensionismo politico la presenza di 13mila persone è una fatto molto importante. Essi hanno risposto consegnando un patrimonio di esperienze accumulate dal volontarismo di base; ora agli organizzatori possono far conto su una base forte che vuole indirizzarsi verso una politica incisiva.

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