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Cari amici,

vi ringraziamo, ancora una volta, per aver partecipato all’incontro degli operatori di pace del 22 giugno scorso.

E’ stato bello e importante ritrovarci assieme condividendo tante preoccupazioni, idee e attività in un tempo così difficile e impegnativo.

Oggi 70 milioni di donne e uomini, bambini e anziani sono in cammino alla ricerca di un posto dove vivere in pace. Ma il problema della pace è anche nostro. Crisi economica, disoccupazione, cambiamenti climatici, violenza, razzismo, xenofobia, nazionalismi, aumento delle spese militari e corsa al riarmo nucleare ci stanno mettendo in serio pericolo. Per questo invitiamo tutti a mettersi in cammino alla ricerca della pace e ad organizzare assieme una grande marcia della pace e della fraternità.

Domenica 29 Gennaio si è svolta la II Marcia della Pace organizzata dall’Azione Cattolica diocesana, alla quale hanno aderito le comunità cristiane del nostro territorio (Cattolica, Metodista e Ortodossa) e la comunità islamica, oltre che l’Accademia Apuana della Pace e gli uffici curiali in prima linea nel dialogo interreligioso e nella costruzione di una pace quotidiana ovvero Caritas, ufficio Migrantes, Ufficio dell’Ecumenismo e dialogo Interreligioso e ufficio Missionario.

Se la prendi sul serio, la marcia Perugia-Assisi ti dice le cose da fare, le cose che tu devi fare, le cose che dobbiamo fare tutti: semplici, chiare ed impegnative.

Che occorre opporsi a tutte le guerre: e quindi qui ed ora far cessare lo scandalo della partecipazione italiana alle guerre in corso e ad alleanze criminali che impongono dittature e altre guerre preparano.

Che occorre opporsi a tutte le armi: e quindi qui ed ora far cessare lo scandalo dell'immane ed infame produzione e commercio di armi da parte del nostro paese.

Le piattaforme di convocazione con obiettivi generici da baci Perugina contano e la nonviolenza che incide nel sociale e nel politico, quella che abbiamo celebrato il 2 ottobre, non è il "volemose tutti bene che siamo fratelli e sorelle, punto".

È in corso la "terza guerra mondiale a pezzi" ed ogni giorno dal Medio Oriente al Mediterraneo si susseguono le stragi. Ogni iniziativa che si opponga alla guerra e alle uccisioni è cosa buona e necessaria e urgente. Il primo dovere di ogni persona decente come di ogni umano istituto è fermare la guerra e salvare le vite.

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