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Per chi ci crede non c’é crisi che tenga di fronte alla deriva della cultura e dei valori che essa può veicolare

La crisi indubbiamente c’è e molti di noi adesso si sentono più poveri. La povertà peggiore è l’intristimento e l’imbarbarimento dei nostri tempi.

Penso, però, che siamo ancora in grado di fare “piccole” rinunce (un gelato, una pizza, un pacchetto di sigarette, una “bevuta”, una consumazione, uno sfizio, un gadget tecnologico, “andare più piano in auto”, o semplicemente “una scelta”) per evitare che la crisi economica diventi la scusa e/o l’occasione per giustificare o incrementare una crisi ancora più grave: quella dell’indifferenza, dell’ignoranza, del pressapochismo, dell’egocentrismo e della deriva della reciprocità, del mutuo soccorso, della solidarietà e dell’impegno civile e sociale rivolto alle fasce più deboli, ai migranti, alla natura, al mondo che ci circonda e a tutti i suoi abitanti e, quindi, per costruire in prospettiva le basi per un nuovo futuro e una nuova società più equa, solidale, sostenibile, nonviolenta, “riconciliata”, senza nucleare…insomma più umana).

Fare testimonianza e cultura vuole dire, innanzitutto, renderci consapevoli che qualsiasi cosa ci riguarda (“I care”) e sull’effetto boomerang ed etico (se non su noi, sui nostri figli e sulle future generazioni) del “me ne frego”.

Fare testimonianza e cultura è anche porsi al servizio degli altri, dedicare il proprio impegno nella speranza di un circolo virtuoso di condivisione. Ma tutto questo ha i suoi costi “reali” correlati alle testimonianze, ai testimoni e alle spese vive.

Come al solito fra il “dire e il fare” e fra “il non dire e il non fare”, vince la scelta di gettare il cuore oltre l’ostacolo e di guardare al futuro.

È quanto è avvenuto con la scelta di organizzare l’evento del 3 dicembre prossimo: “…Ma io che c’entro” (http://www.progettohumus.it/public/forum/index.php?topic=1948.0) con importanti testimonianze Don Andrea Gallo, Chris Busby, Alexander Cherkasov, Pierpaolo Mittica, Giorgio Fornoni, ecc. L’evento, dedicato ad Anna Politkovskaya, è un’occasione per parlare di  Chernobyl, Fukushima, nucleare, Cecenia, diritti umani, libera informazione, testimonianze, riconciliazione, nonviolenza, volontariato, impegno civile.

L’evento trae la sua importanza dalla maggiore condivisione possibile. Condivisione che comincia dalla preparazione dell’evento fino alla sua messa in rete e divulgazione. Condivisione che, in materia molto più pratica, vuol dire sostenere l’evento che deve fare i “conti” con i costi vivi (invito, accoglienza, interpretariato, logistica, trasporti, ecc.).

Vi chiedo, quindi, se volete/potete, di sostenere questo “lancio del cuore” oltre l’ostacolo, contribuendo con un’offerta minima di 5 euro (bonifico bancario/postale/carta di credito) con le modalità qui previste: http://www.mondoincammino.org/altro.php?name=sostieni . Causale: sostegno evento dicembre.
Come al solito chiedo scusa dell’intrusione…ma io ci credo…e quindi, almeno, assolvete con benevolenza la mia passione.

Per un po’ non vi romperò più le scatole…anche perché tra breve andrò in missione in Caucaso…ma dopo ci risentiamo!
Massimo Bonfatti


www.mondoincammino.org