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NO ai tagli, SI a servizi pubblici potenziati e più efficaci; l'AAdP accanto alla lotta delle lavoratrici e dei lavoratori della Provincia

L'Accademia Apuana della Pace esprime la propria solidarietà alle lavoratrici e ai lavoratori dell'Amministrazione Provinciale di Massa-Carrara, ma, in generale, di tutte le Provincie Italiane, che, a causa di una volontà di non procedere a realizzare una vera riforma della pubblica amministrazione, finalizzata a migliorare, rafforzare ed ampliare i servizi pubblici, vedono, a causa dei continui tagli agli enti locali e del non intervento sulle competenze, minacciato il proprio posto di lavoro e molti servizi ai cittadini.

Ci sono ambiti essenziali che possono essere assicurati esclusivamente dal servizio pubblico, perché non possono essere assoggettati alla semplice logica del mercato e del profitto: l'istruzione, la sanità, i servizi sociali, l'ordine pubblico, la tutela ambientale e del territorio, la tutela dei diritti essenziali...

In gioco c'è proprio l'idea di quale servizio pubblico si voglia dare.

Dinanzi a certe inefficienze il vero problema, al fine di evitare semplici scorciatoie, è quello di pensare la riforma della pubblica amministrazione ponendo al centro la funzionalità dei servizi, la responsabilità di chi deve assicurarli, curando l'efficienza e l'efficacia, non semplicemente tagliando.

Ci pare che la scelta fatta sia invece quella di abdicare, rinunciando alla volontà di puntare ad assicurare un funzionamento dei servizi di qualità, investendo in essi con risorse umane, economiche e formative.

Sta sempre più emergendo con forza una cultura politica che sia capace solo di cavalcare gli umori del momento.

Il dibattito sulle provincie risente esplicitamente di tutto ciò. In un momento in cui per rendere più efficaci i servizi offerti dagli enti locali si renderebbe necessario procedere ad un loro coordinamento per macro aree (pensiamo alla gestione delle scuole, della viabilità, al dissesto idrogeologico, alle politiche del lavoro e della formazione professionale...), si depotenzia, mettendo a rischio posti di lavoro e servizi, un ente che, per sua natura e collocazione territoriale, potrebbe, opportunamente riformato e potenziato, assolvere a quel ruolo di coordinamento.

Il punto non è quindi procedere per tagli, ma individuare gli ambiti che devono essere ricoperti e assicurati dall'intervento pubblico, per poi procedere ad introdurre elementi di innovazione nella modalità con la quale quel servizio viene offerto, scegliendo quindi di misurarsi sulla capacità di rendere un servizio pubblico efficace ed efficiente rispetto alle esigenze di un sistema sociale che cambia.

Per questi e molti altri motivi è opportuno sostenere la lotta delle lavoratrici e dei lavoratori delle provincie, ponendo con forza la necessità di un servizio pubblico ampio, vitale e capace di essere sempre più vicino ai cittadini con efficacia ed efficienza.


Massa, 19 ottobre 2014