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La nonviolenza in cammino con il movimento No Tav

Il Movimento Nonviolento ha aderito e partecipato alla marcia Susa-Bussoleno di sabato 23 marzo 2013. Pubblichiamo il testo del documento inviato agli organizzatori

Cammineremo in Val di Susa sventolando la bandiera della nonviolenza che Aldo Capitini creò per la marcia per la pace Perugia-Assisi convocata sulle orme di San Francesco e sul modello della marcia del sale di Gandhi.

Cammineremo in maniera serena ma determinata, anche disposti a soffrire per l'affermazione di ciò che riteniamo giusto, rifiutando la violenza e utilizzando la nonviolenza.

Cammineremo per ringraziare il popolo della Val di Susa della forza e della lucidità con cui in oltre vent'anni ha resistito per la salvaguardia della sua terra e per noi tutti.

Cammineremo per chiedere ai governanti dell'Unione Europea di rivedere il progetto del Treno ad Alta Velocità in Val di Susa, per non sperperare in grandi opere inutili i soldi di tutti noi e per tornare ad essere l'Europa dei cittadini e dei popoli che immaginò Altiero Spinelli, la grande speranza di pace e cooperazione a cui non vogliamo rinunciare.

Cammineremo per chiedere a partiti e governi di Italia e Francia di ritrattare l'accordo: perchè evidenzino che governabilità degli scenari complessi non implica ottusità e arroganza nel portare a tutti i costi a termine scelte che in vent'anni si sono rivelate sbagliate; affinchè dimostrino che la politica non è il problema ma la soluzione ai grandi problemi a cui andiamo incontro; perchè ribadiscano che la violenza diretta non è mai "la continuazione della politica"; e che non fa che generare altra violenza.

Cammineremo per chiedere a noi stessi e alle forze dell'ordine di garantire !'isolamento preventivo di eventuali provocatori, siano essi in divisa, perché discreditano le istituzioni democratiche, o mascherati, perché mettono a repentaglio la natura popolare e gli obiettivi politici del movimento. Anche per questo chiediamo a tutti di manifestare a volto scoperto, con leggerezza e gentilezza.

Cammineremo per chiedere ai giornalisti di fare semplicemente il loro lavoro, raccontando a tutti il bello e il buono che ci sarà nella manifestazione, e facendo le inchieste sulle grandi opere, sui costi, sui danni ambientali e alla salute, senza timore dei poteri forti che finanziano alcuni dei loro giornali; essi sono i mediatori essenziali tra gli abitanti della Val di Susa e l'opinione pubblica italiana.

Cammineremo per cercare il dialogo fra tutti i protagonisti di questo difficile confronto: Valsusini, manifestanti, politici, governi locali, governo nazionale, governo europeo, giornalisti, opinione pubblica. La nonviolenza è lo strumento di lotta per trovare la soluzione per il bene di tutti, del territorio e delle generazioni future.

Movimento Nonviolento


Pubblicato sul n. 592 - anno 50 – aprile 2013 di “Azione Nonviolenta”, rivista mensile fondata da Aldo Capitini nel 1964