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La giornata del ricordo…e la favola del lupo e dell’agnello

Ieri (10 febbraio 2024) si è celebrata la giornata del ricordo.

Un profluvio di dichiarazioni, provenienti in gran parte da coloro che non riescono a definirsi "antifascisti”, e che occupano la gran parte dei siti e delle cariche istituzionali, ha sottolineato le atrocità compiute dalle truppe” comuniste” di Tito e le foibe.

Forse occorrerebbe” ricordare” appunto, che PRIMA delle foibe c’è stata una guerra, voluta dai nazisti tedeschi e dai loro alleati, i fascisti italiani.

Che le truppe italiane, esercito e fascisti, si macchiarono di crimini atroci, a danno delle popolazioni di Grecia, Albania, ex Jugoslavia.

Magari si potrebbe reperire qualche testo sull'argomento, oltre a citare la vecchia favola del lupo e dell'agnello. I massacri perpetrati dalle truppe dei fascisti e dallo stesso esercito italiano in quei territori, anche facendo ricorso alle foibe, sono storicamente appurati; fanno il paio con quelli perpetrati in Etiopia, Eritrea e Somalia. Al riguardo, da leggere “Italiani brava gente”, di Gianni Oliva, che documenta tra l’altro l’uso di gas asfissianti da parte delle truppe italiane e dai fascisti.

La guerra, ogni guerra fa schifo. Ricordare le responsabilità di coloro che le provocano, con le conseguenze aberranti che si determinano, è sempre cosa utile, se non doverosa.

Ieri come oggi, anche alla luce di quanto sta avvenendo in Palestina.

Post su Facebook del 11 febbraio 2024