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Una lettera-appello indirizzata ai 401 enti e associazioni di Massa Carrara per partecipare alla prima Conferenza regionale del Terzo settore che si svolgerà al Mandela Forum di Firenze il prossimo 9 febbraio (dalle ore 9.00 alle ore 18.00).

Per la prima volta infatti il numeroso mondo del non profit toscano, che conta oltre 9mila organizzazioni, avrà l'opportunità di confrontarsi e proporre suggerimenti, istanze, riflessioni e quanto possa essere utile per la programmazione regionale dei prossimi anni.

Vedo che sia il vicepremier Di Maio che il suo collega Salvini si sono resi conto di aver fatto un errore. Dicono che vogliono rimediare, bene. Ma servono atti concreti e non vuote promesse. E questi atti devono vedersi subito. Perché raddoppiare l'Ires portando il prelievo dal 12% al 24% può significare in molti casi la crisi di tantissime associazioni di volontariato anche in Toscana” così il presidente del Cesvot, il Centro Servizi Volontariato Toscana, Federico Gelli, lancia il suo appello al Parlamento affinché blocchi l'aumento fiscale deciso dal Governo e inserito nella manovra economica attraverso il cosiddetto maxi-emendamento che dopo aver incassato il via libera al Senato ora è in discussione alla Camera.

In occasione della Giornata mondiale del volontariato, ecco il primo censimento degli enti del terzo settore e del volontariato per i beni culturali in Toscana. Nel volume Il ruolo dei volontari per la valorizzazione del patrimonio cultura le” di Francesca Velani e Annalisa Giachi (I Quaderni, Cesvot, n. 79, pp. 127) una mappatura, promossa da Cesvot e realizzata da Promo PA Fondazione, che per la prima volta delinea attività, impatto e dimensioni delle organizzazioni non profit toscane attive nella gestione e valorizzazione dei beni culturali.

La casa come luogo di relazione e opportunità: questo il cuore dell'attività di Auser Abitare Solidale, l'associazione fondata da Auser Firenze dieci anni fa con lo scopo di contrastare la povertà abitativa e sperimentare nuove forme di coabitazione sociale come strumento di lotta alla marginalità e all'impoverimento. Sebbene, infatti, negli ultimi anni la povertà abitativa in Toscana mostri una tendenza alla diminuzione, i numeri rimangono preoccupanti.