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Oggi, il compito di una teologia cristiana, inserita nella realtà e aperta al mondo, consiste più in formulare bene qualche domande che la realtà provoca che, in fatti, dare delle risposte, o anche pretendere arrivare a formulazioni che possono sembrare consolidate o definitive. In questa linea, questa mio dialogo con voi è per provocare una  o altra domanda e suggerire qualche indicazioni per la continuità di questo forum. Questo lavoro mi mette un po a disagio perché non voglio interferire nella vostra vita, neanche voglio mettere cambiare i vostri pensieri. Dunque, propongo alcuni considerazioni pensando che possono aiutarvi a ripensare la vita, ma come domande e provocazioni e non come giudizio o dottrina.

L’avvicinarsi del giro di boa dal 2014 al 2015 induce, come ogni fine/inizio d’anno, pensieri, riflessioni e sentimenti diversi a seconda delle condizioni di vita dei singoli, delle famiglie e delle fasce sociali. La storia ci dice che la vigilia di un anno nuovo ha sempre suscitato nell’umanità suggestioni molto forti, anche se diversamente caratterizzate a seconda delle culture che nello spazio e nel tempo ne hanno accompagnato l’ evoluzione e anche se la data del capodanno è stata diversamente stabilità dai diversi popoli del pianeta.