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Non respingiamo

Non respingiamo… preveniamo le partenze! Facciamo in modo cioè che “quelli là” non si mettano per mare. Aiutiamo la Libia affinché li blocchi nell’intento di fuggire dalle guerre e dalle carestie. No. Non li respingiamo! Sappiamo bene che per quella pratica disumana e dittatoriale lo scorso febbraio la Corte europea di Strasburgo ci ha condannati. Figurarci se vogliamo riportarli indietro, caricarci dell’ingiustizia di rispedirli a languire nelle carceri libiche, dove oramai è risaputo che vengono torturati, sottoposti a lavori forzati, violentati… No, che sia chiaro. L’accordo dello scorso 3 aprile tra la nostra ministra dell’Interno Annamaria Cancellieri e il collega libico Fawzi Al-Taher Abdulali era un altro: «Non seguiamo la via dei respingimenti in mare, aiutiamo i libici nel controllo del loro territorio». L’ha ribadito ieri, in occasione della Giornata mondiale dei rifugiati, anche il ministro per la cooperazione Andrea Riccardi.
Sappiamo cosa state pensando: forse chi ci governa reputa il popolo italiano mentecatto. Forse, visto che la scandalosa politica dei respingimenti non ha sortito nessun moto popolare, mischiando le carte si possono confondere le idee…
Speravamo, con un governo che non doveva mirare alla pancia di un popolo incapace di provare empatia nei confronti dei rifugiati, che ci fosse un cambio di passo, un fare non rivoluzionario ma semplicemente rispettoso dei diritti umani.
Speravamo (rifacendoci al titolo del film Mare chiuso, che ieri sera ha ammutolito e commosso gli spettatori di 100 sale italiane) di poter navigare finalmente in un mare aperto, aperto all’accoglienza e allo scambio, alla conoscenza e all’incontro, al sole dei nuovi volti e alla brezza dei sorrisi bambini. Speravamo di guardare verso l’orizzonte e confondere la linea del cielo con quella del mare, non distinguere più qual è la mia terra e la tua… perché quella linea d’orizzonte ci comprende entrambi in un unico meraviglioso azzurro.

Fonte: ComboniFem - Newsletter Suore Comboniane n. 24 del 21 giugno 2012