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Il Tavolo Asilo esprime profonda preoccupazione sui contenuti della proposta avanzata dalla Commissione UE il 23.09.2020 di adottare un “Patto per le migrazioni e l’asilo”, che considera allarmante sia per le misure che riguardano la dimensione esterna delle politiche migratorie della UE, che per quelle di politica interna.

"Dunque, voi dite, io devo aver paura dei migranti, perché, stando a quel che scrivete sui vostri meme e sulle vostre bacheche, vogliono farmi diventare musulmano.

Io però, al momento, non ho trovato un solo immigrato che abbia tentato di farmi diventare musulmano, ne ho trovati che volevano lavare il parabrezza della mia auto, aiutarmi a portare la spesa, ne ho trovati che hanno fatto da badanti a persone anziane che conosco, o imbiancato muri o sturato un water o sistemato un impianto elettrico ma giuro, nemmeno uno ha tentato di farmi diventare musulmano.

Quanto vale a Bari la vita di una nigeriana? Quanto la vita di un adolescente italiano tossicodipendente? Quanto quella di un mendicante minacciato dai clan? Vale per quanto denaro porta nelle casse delle mafie“. Quanto vale la vita di una nigeriana? Per lor signori sicuramente nulla quella di Lilian Solomon. Quando si parla di mafia nigeriana in Abruzzo uno snodo fondamentale sono le due operazioni “Sahel”, nel 2010 e nel 2011. La seconda scattò dopo che On the Road la conobbe. Una ragazza che rimarrà per sempre ventitreenne. Sfruttata prima sulle strade della Lombardia e poi sulla famigerata bonifica del tronto, costretta con violenza ad un aborto.

“Se questa è umanità” (https://www.peacelink.it/migranti/a/1100.html ) titolò Dino Frisullo il 30 novembre 2002 il suo racconto della visita di una delegazione al Cpt della Fondazione “Regina Pacis” a Lecce. I migranti venivano letteralmente “Accolti a botte”, come il titolo di un’inchiesta pubblicata da Avvenimenti di Stefano Mencherini http://www.stefanomencherini.org/ita/index.php?option=com_content&task=view&id=31&Itemid=57 .

È stato presentato oggi (24 ottobre 2019 ndr) il Dossier statistico immigrazione 2019.

La pubblicazione corposa e densa, che Idos divulga puntualmente ogni anno in questo periodo, è un’opera accurata, costellata di numeri e tabelle.

Il dossier 2019 fotografa puntualmente la situazione del 2018 e offre, ancora una volta, indicazioni che sfatano i pregiudizi alimentati dalla politica della paura. L’invasione non è mai esistita, e tanto meno esiste oggi; quel che preoccupa, invece, rispetto agli anni scorsi, è l’aumento delle presenze “irregolari”, effetto paradossale del “decreto sicurezza” 2018.

Trattativa Stato-Mafia. Parole che evocano quanto accadde tra Cosa Nostra e settori d’alto livello dello Stato italiano negli anni delle stragi 1992-1993. Ma chiunque conosca la storia delle trame, e di certe strategie criminali delle “menti raffinatissime” che sono prosperate a cavallo tra istituzioni, servizi segreti, terrorismo e mafie, è cosciente che non fu un unicum.

L’Abruzzo per la seconda volta in poche settimane ha visto un ragazzo vittima di un gravissimo episodio di cronaca. Due ragazzi che, in comune, hanno la stessa origine: il continente africano. L’anno scorso ci fu l’irruzione, con violenta aggressione, in un centro per migranti. Violenti episodi che, oltre la naturale e sacrosanta indignazione, fanno temere un’ostilità in forte aumento. Dovremmo essere nell’Abruzzo del 2019 ma il clima sembra ricordare il Mississipi degli Anni Sessanta, dove i “suprematisti bianchi” si resero protagonisti di atti terroristici e barbare violenze contro la comunità afroamericana che stava cominciando a vedere i propri diritti riconosciuti.