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Spending review

In attesa delle “grandi riforme” mai meglio specificate ma che il paese attende con ansia (o almeno così dicono politici e giornalisti), in attesa di sapere se taglieranno “auto blu” o “auto grigie” (quelle delle Asl) e come questo andrà davvero ad incidere sul debito, leggo che l’obiettivo della revisione della spesa pubblica in Italia punta ad un risparmio di 32 miliardi in tre anni. Potremmo raggranellare più della metà di detta cifra in un anno solo, con un semplice accorgimento: smettere di essere violenti verso le donne.

La violenza di genere costa infatti al nostro paese 17 miliardi l’anno in servizi sociali, ore di lavoro perse, medicalizzazioni, prevenzione, eccetera. I quotidiani stranieri commentano l’andazzo con frasi di questo tipo: “L’alto tasso di violenza contro le donne è da attribuirsi ad un problema della cultura italiana, in cui le aggressioni alle donne sono accettate come norma sociale.”

Non vi chiedo di essere buoni o buonisti, suvvia; non vi chiedo di provare compassione per Lidia Nusdorfi, l’ultima ammazzata a coltellate in ordine di tempo dal suo ex compagno – è una delle tante, lo aveva lasciato e lui era “accecato dalla gelosia” e “preso dal raptus” al punto da organizzarle un incontro fasullo, viaggiare tre ore e mezza in auto per raggiungerla, coprirsi con un ombrello per cercare di sfuggire alle telecamere e convincere due altre persone a mentire per coprirlo. Si capisce bene che non era padrone di se stesso, vero?

Non vi chiedo neppure di trattare le donne nelle vostre vite come esseri umani (di fronte ad una norma sociale ciò sarebbe probabilmente troppo trasgressivo)… vi sto chiedendo di stringervi al vostro amato paese in questo momento di difficoltà e di risparmiare: tenendo mani e coltelli e pistole e bastoni e lacci in tasca. Provate.

Maria G. Di Rienzo

Fonte: LunaNuvola's Blog - il blog di Maria G. Di Rienzo