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I pensionati iscritti alla CGIL, che si sono riuniti In data 26 novembre 2019 , presso la Camera del Lavoro di Lucca, dopo avere svolto un approfondito dibattito sulla realtà dei pensionati oggi in Italia e sulle iniziative da intraprendere, hanno evidenziato quanto segue:

In Italia negli ultimi 25 anni , hanno riformato per ben 10 volte le pensioni, con tutti i governi di centrodestra e centrosinistra , che (salvo qualche poca eccezione) si sono esibiti tutti nello smantellare , mattone per mattone, la struttura portante del sistema pensionistico, che fu la più grande conquista delle lotte operaie, studentesche e pensionati, sviluppate “nell’autunno caldo del 1969”.

Il cardinale Ruini (ex presidente della CEI e vescovo vicario di Roma negli anni 1991-2008) suggerisce di dialogare con Salvini, che viene pensato come futuro: come futuro suo ma anche nostro (“ha notevoli prospettive davanti a sé”). Ciò vuol dire passare nei confronti di lui dalla resistenza al viatico, e togliere il tappo che fortunosamente il sistema politico italiano ha messo per impedire o almeno ritardare l’irruzione delle acque dei pieni poteri, traboccanti da urne precocemente convocate. Questo tappo, per quanto improvvisato e maldestro, è la cosa che dà ragione del governo in carica e lo trasforma in governo della ragione.

Per capire cos’è il populismo oggi dobbiamo partire dalle seguenti considerazioni:

“Le due grandi pestilenze che proprio a noi possono essere riservate: la grande nausea per l’uomo, la grande compassione per l’uomo”

(F. Nietzsche, Genealogia della Morale)

“Francesi! Ancora uno sforzo se volete essere repubblicani” è un celebre interludio filosofico-politico attraverso cui il marchese de Sade – nella Filosofia nel boudoir – spezza il filo altrimenti ininterrotto delle avventure pornografiche e criminali di due libertini e della loro bella educanda quindicenne Eugenie. In questo gustoso interludio Sade si prende la briga (all’indomani della Rivoluzione Francese e non senza una certa dose di black humor) di invitare i francesi a capovolgere metodicamente tutte le virtù riconosciute nei loro vizi opposti, arrivando infine ad auspicare per il futuro della Repubblica uno stato permanente di anarchia, senz’altro preferibile – a suo avviso – a ogni altra possibile forma di governo.

Fortezza Europa. Un progetto politico e sociale nato oltre vent’anni giunto al culmine negli ultimi due. Nel 1996/97 l’Italia era da tempo l’approdo di barche della speranza provenienti dai Balcani. Il crollo del “socialismo reale”, la guerra che sventrò e distrusse la Jugoslavia, crisi economiche feroci provocarono un vero esodo verso l’Italia.