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Cara piccola, fai tu gli auguri a noi

Cara piccola italiana di domani, ho aspettato un po’ ma Grillo per Natale scrive solo a tuo fratello – bambino non nato e tu, vedi un po’ la sfortuna, sei una bambina – per il quale sta “costruendo il futuro”. Si preoccupa del suo giudizio fra venti o trent’anni: “Con che occhi ci vedrai?” “Non sarai tenero”, ma non del tuo. Infatti, il “mondo migliore” che stanno costruendo, piccola italiana futura, non sarà migliore per te. Non possono esserci dubbi. La lettera, dice il suo autore, è stata scritta “anche a nome della comunità che si è raccolta intorno al M5S”, e tale comunità ha chiarito bene cosa pensa delle donne e come le donne devono essere trattate.

Se al tuo fratellino si concede di non essere “tenero” nei suoi giudizi, a te è sconsigliato. Te lo faranno capire, i costruttori di futuro, in nome del loro ritrovato “senso di comunità, di umanità universale” (come la lettera spiega) dicendoti gentilmente chi sei: merdaccia, spazzatura, ammosciacazzi, baldracca patetica, cesso, fai vomitare, bruttona, faccia da culo, puttana, schifosa, troia, racchia da sedia elettrica, se ti stuprano ti fanno un piacere. E ti daranno affettuosi consigli: vai in cucina e stai zitta, lavati la faccia con l’acido muriatico, frustrata tromba di più. E si preoccuperanno, giustamente, dell’unico significato e dell’unico scopo della tua esistenza, chiedendo: Ma ce l’hai qualcuno che ti scopa ogni tanto? Sono le cose, piccola italiana non nata, che i costruttori di futuro ripetono ossessivamente alle italiane che sono già nate e che si permettono di avere opinioni a loro sgradite.

Il signor Grillo e il suo movimento, firmatari della letterina natalizia, sperano che l’umanità inventi “nuovi paradigmi” perché così “tutto cambierà”. Però non per te. Il paradigma che ti misurerà sarà sempre lo stesso, espresso con l’aggressione sessista che ha lo scopo di umiliarti e che richiede la tua immediata sottomissione e che alimenta lo sterminio delle donne. Un paradigma per cui sarai sempre e soltanto, mia cara bimba non nata, un fodero ambulante per apparato genitale maschile. Se davvero il futuro appartenesse a questi “costruttori” ti suggerirei di pensarci bene, prima di nascere. Però siamo in tante e in tanti a lavorare perché il tuo futuro appartenga a te e ti mostri il rispetto che ti deve come essere umano. Fai tu gli auguri a noi, piccola.

Maria G. Di Rienzo, femminista, giornalista e regista teatrale (il suo blog è lunanuvola.wordpress.com/)