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Antonio cammina sulla linea d'ombra.

Di là c'è la luce, di qua c'è il buio.

Di là l'aria è tiepida e il materasso comodo.

Di qua il vento è gelido e il pavimento rompe la schiena di notte.

Antonio ha puntato la sua vita nella mano sbagliata e non ha avuto ancora una mano di riserva... Non ancora... ma Antonio non ha smesso di cercare.

L. è una specie di gigante buono ed è il primo ospite che ho incontrato la sera del mio debutto tra i volontari dell'associazione A.V.A.A.

L'acronimo starebbe per Associazione Volontari per l'Ascolto e l'Accoglienza ma per noi è più semplicemente la casa dato che l'attività in cui siamo impegnati è appunto quella di gestire una piccola struttura che ospita cittadini che, per varie ragioni, si trovano senza un tetto sotto cui riposare.

Non è semplice fare un bilancio di un anno di attività della Casa di Accoglienza, sopratutto perché stiamo parlando di sofferenze, di disagi, di marginalità, di fatiche... che non possono trovare soluzione nella nostra accoglienza temporanea1.

Raccontare la Casa di Accoglienza con dei numeri è “drammaticamente” riduttivo, a meno che non si faccia lo sforzo di pensare che ciascuna di quella cifra è la rappresentazione di volti, di vite, di sofferenze, di drammi reali e quotidiani.

L'Associazione Volontari Ascolto e Accoglienza di Massa, nell'approssimarsi dell'appuntamento referendario del 12 e 13 giugno 2011, invita tutti a recarsi a votare per affermare un principio basilare di democrazia e di partecipazione diretta in un confronto sui problemi e non sul “non votare”.

La Casa di Accoglienza di Massa, che a Luglio è stata chiusa per realizzare la terza ed ultima trance di lavori finanziati della Fondazione della Cassa di Risparmio di Carrara e seguiti, da volontario, dall'arch. Sauro Quadrelli, riapre il giorno 11 ottobre p.v.

Pubblichiamo una nostra intervista alla presidente dell'Associazione Volontari per l'Ascolto e l'Accoglienza (AVAA) che gestisce la struttura di proprietà della Diocesi di Massa Carrara e Pontremoli.