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La pubblicazione dei dati relativi al trattamento dei rifiuti nella Regione Toscana scatta una fotografia impietosa di una gestione dei rifiuti fallimentare e antiecologica.

Una raccolta differenziata al 36% è di ben 9 punti percentuali sotto al minimo di legge, che attualmente è fissato al 45%, ed è cresciuta di soli 3 punti negli ultimi 4 anni, a fronte di un limite di legge che a partire dal 2012 sarà al 65%. Come potrà quindi crescere nei prossimi tre anni dei 30 punti percentuali necessari per non continuare ad essere fuori legge?

Spesso gli errori hanno una capacità di perpetuarsi che vince qualunque buona intenzione. Specie nei grandi rivolgimenti, come quelli innescati da guerre o terremoti, cambiamenti demografici nei quali si affacciano grandi idee come novità, ma che la storia ha già condannato. Fra queste l' idea delle new town, le nuove città, dei quartieri periferici ai margini delle comunità storiche distrutte o in fase di tumultuosa crescita.

Da "Azione nonviolenta", maggio 2007 (disponibile anche nel sito www.nonviolenti.org), col titolo "Il diritto di stare al freddo mentre il pianeta si scalda", pubblicato su “Voci e Volti della nonviolenza”, n. 70 del 27 giugno 2007.

Da dodici anni Sheila Watt-Cloutier fa qualcosa che suona un pò strano: come dice lei stessa, difende per il proprio popolo, gli Inuit, "il diritto di stare al freddo". Le vite degli Inuit, infatti, sono direttamente minacciate dal surriscaldamento globale. Sheila vive in una remota comunità del circolo polare artico e quest'anno il suo nome è fra i 181 segnalati per il premio Nobel. "È stato un compito duro e difficile portare all'esterno il nostro messaggio. Non siamo che 155.000 e viviamo letteralmente in capo al mondo, per cui molta gente non sapeva neppure che esistiamo".
Ma Sheila, una donna ordinaria e comune, senza alcun aggancio politico, ha saputo usare molto bene ciò di cui è fornita: determinazione e forza d'animo. Ha prodotto e partecipato a documentari, ha rilasciato interviste, presentato appelli, ha narrato la storia del suo popolo davanti al governo canadese e alle Nazioni Unite. "Cos'ho fatto? In realtà tutto quel che ho fatto è stato dare un volto umano alla devastazione provocata dal surriscaldamento del pianeta, agli effetti che essa ha sulle persone reali, sulle loro vite e sul loro ambiente".