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Chi reputa che Hamas sia responsabile di questa nuova crisi non conosce la vera drammatica realtà interna di Israele sempre in bilico tra secolari e ultra religiosi oggi vede crescere in modo esponenziale il movimento dei refusenik, militari e riservisti che rifiutano di combattere contro i palestinesi e nei territori occupati e sono contro la proposta di legge che riforma il sistema giudiziario condotto dalla Likud.

Dietro ai fatti degli ultimi giorni si nasconde l'idea che noi israeliani possiamo fare quello che ci pare, tanto non saremo mai puniti. Continueremo indisturbati. Arresteremo, uccideremo, esproprieremo e proteggeremo i coloni impegnati nei loro pogrom.

Non è più un rischio ma una certezza: gli sviluppi della crisi in Medio oriente sono del tutto fuori controllo. E così le loro conseguenze nel mondo intero. Saltano vertici, si spezzano alleanze politiche, le piazze mediorientali ribollono, i lupi islamisti tornano a colpire in Occidente, la diplomazia è messa all’angolo a suon di bombe. Tutto resta appeso al filo dell’imprevisto.