• Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

"Nostra Signora della Luce" è essenzialmente un'anti-utopia, classificabile nella fantascienza post-catastrofe. Voi sapete che "utopia" significa "non-luogo", ma il significato attuale del termine - non solo per quanto riguarda la letteratura - è "luogo buono", o "luogo perfetto", dove i problemi del tempo presente sono stati risolti; un'anti-utopia, per contro, può condurre all'estremo i problemi del tempo presente e mostrarci il peggiore possibile dei mondi.

Raccogliere gli atti di un convegno, si sa, è cosa laboriosa quasi quanto organizzarlo. È tuttavia assai utile poter disporre, per la continuazione degli studi, dei contributi elaborati nei convegni più importanti, dopo la loro presentazione. È questo il caso, grazie ad Antonino Drago e Paolo Trianni, del convegno su La filosofia di Lanza del Vasto. Un ponte tra Occidente ed Oriente, svoltosi nell'Università di Pisa nel gennaio 2007, i cui testi sono raccolti e pubblicati nel 2008 in un volume con questo titolo (Jaca Book, Milano, pp. 303, euro 18).