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Possiamo ancora salvare le Alpi Apuane, devastate dal saccheggio di un modello che polverizza intere montagne per estrarre brandelli del suo cuore bianco e destinarli a poche opere d’arte? Sarà dura ma bisogna provarci, direbbero i protagonisti della strenua difesa contro un’altra insensata invasione dello sviluppismo, gli abitanti della Val di Susa. La memoria di una relazione sana con i sentieri e i cavatori del marmo nel racconto di uno degli artefici di una straordinaria amicizia tra persone comuni, quella che cresce nella resistenza all’avanzata di una modernità criminale e insensata

La ditta inglese Mediterranean Oil and Gas ha annunciato ai propri investitori di essere pronta a sviluppare la concessione Ombrina Mare lungo la costa teatina. Il progetto prevede la trivellazione di un pozzo e l’installazione di una piattaforma petrolifera permanente a soli 5 chilometri da riva e di una nave desolforatore FPSO a 9 chilometri dalla costa. L’amministratore delegato della Mediterranean Oil and Gas, Bill Higgs, dichiara agli investitori che la MOG è attivamente impegnata con i ministeri romani per accelerare la ratificazione dei permessi.

Maria Rita D'Orsogna, ricercatrice italiana emigrata in California, dove è professore associato presso il dipartimento di matematica della California State University at Northridge, a Los Angeles, ha scritto al Ministro Passera la lettera, pubblicata sul suo blog (http://dorsogna.blogspot.it/). Prendiamoci cinque minuti di tempo per leggerla.

Pubblichiamo le richieste presentate al Parco delle Alpi Apuane da numerose associazioni (in primis Italia Nostra nazionale, la cui Presidente ha firmato le tre domande) e gruppi di cittadini (Salviamo le Apuane ecc.) per verificare, attraverso un’inchiesta pubblica, il danno ambientale provocate da due cave (Focolaccia e Padulello ) sul monte Tambura e quattro sulla parete sud del Pizzo d’Uccello.

Martedì 7 febbraio 2012, alle ore 12, presso l'atrio del comune di Massa verranno presentate alla stampa e al pubblico le ragioni che hanno spinto associazioni ambientaliste e gruppi associativi (Italia Nostra nazionale, CAI regionale,Legambiente, La Pietra Vivente, GIROS, mountain Wilderness, Salviamo le Apuane, Amici della Terra ecc.ecc) a chiedere al Parco delle Alpi Apuane l'apertura di un'inchiesta pubblica che evidenzi i danni prodotti dalle cave Padulello e Focolaccia nel monte Tambura; Cantonaccio, Colpelato, Poggio di Sante e Cattana lisciata, nella parete Nord del Pizzo d'Uccello.

Da anni i nostri legali sostengono che l'inceneritore di Pietrasanta debba essere sottoposto ad inchiesta pubblica e a VIA (valutazione di impatto ambientale). Per ben due volte quest'anno anche la commissione ambiente della Provincia (all’unanimità) si è espressa favorevolmente all'avvio dell'iter, eppure il procedimento non è stato iniziato.