• Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

[…] “Il mondo non è minacciato da una catastrofe che si può verificare in futuro. La maggior parte dell’umanità sta già facendo esperienza di una catastrofe. Nessuno di noi speculerebbe in termini di catastrofi future se il proprio reddito familiare ammontasse a meno di un dollaro al giorno, se con la nostra famiglia vivessimo in un tugurio o in una capanna priva di acqua ed elettricità, se fossimo in situazione di carenza di cibo e perdessimo, in media, ogni secondo figlio venuto al mondo, se quei nostri figli che sopravvivono si ammalassero fisicamente o mentalmente per carenze basilari, se non ci fossero dottori disponibili. Se vivessimo in queste condizioni, sarebbe assolutamente chiaro che la catastrofe è già fatto compiuto. Questa è la situazione di vita della maggior parte dell’umanità al giorno d’oggi. Non si tratta di piccoli gruppi isolati e distanti. Si tratta della maggioranza degli esseri umani.” - Erik Dammann

L’ambientalismo tarda a prende spazio, seriamente, nelle coscienze delle persone e dunque dei Governanti.

Ci si lava la bocca con un sacco di affermazioni ambientaliste ma, all’atto pratico nessun movimento ha adottato seriamente questo presupposto nelle proprie proposte di Legge o di Comportamento.

Premetto che sono una di quelle persone che ha operato, prima ancora che fosse un concetto riportabile sulla carta stampata, per la costituzione di un’area culturale, dunque politica, rosso-verde.

E sottolineo “operato” (che significa non solo sostenuto a parole).

I Giovani studenti sono entrati in scena con un movimento mondiale di protesta, che fa nascere una speranza …ma la situazione globale e tragicamente debole.

Bisogna prender atto che (come è stato detto nel rapporto sul cambiamento climatico presentato dalla conferenza indetta dall’ONU (IPCC) lo scorso ottobre in Corea, sta assumendo un andamento irreversibile. Ce lo dicono i ghiacciai continuano ad arretrare e non torneranno più come prima; e così le calotte polari. In tutto l’emisfero boreale si sta sciogliendo il permafrost, liberando quantità sterminate di metano (un gas di serra 20 volte più potente della Co2).

Occorre un cambiamento radicale del nostro modo di essere, ossia del nostro modo di relazionarci agli altri e all’ambiente, perché l’uomo ha una natura relazionale, e senza relazioni – o con relazioni solo opportunistiche come quelle proposte da un sistema imperniato sulla selezione e sulla competizione – l’uomo appassisce, perde anima e dignità».

È grave che un problema così impellente come la crisi ecologica non sia al centro del dibattito elettorale nel nostro paese. Le previsioni catastrofiche - ci ammonisce Papa Francesco nella "Laudato sì" - non si possono più guardare con disprezzo e ironia. Potremo lasciare alle prossime generazioni troppe macerie, deserti e sporcizia. Siamo oggi sull'orlo del disastro ecologico. Eppure continuiamo a procedere come se nulla fosse.