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Un grande regalo per la società civile internazionale che da anni lavora per rendere vincolante ed efficace un controllo sul commercio di armamenti: da oggi infatti entra in vigore il Trattato Internazionale sugli armamenti già ratificato da oltre 60 paesi (tra cui l’Italia). Da oggi nuove regole e controlli potranno nascere per mettere un freno alle transazioni irresponsabili di un mercato che vale circa 100 miliardi di dollari all’anno.

Anche la Rete Italiana per il Disarmo parte della mobilitazione internazionale che ha come obiettivo il disarmo nucleare a partire dalla Iniziativa Umanitaria. Da oggi più di 150 Stati si incontrano a Vienna per una Conferenza globale su questo tema.

Fra pochi giorni a Vienna la Terza Conferenza sull’impatto umanitario delle armi nucleari, preceduta dal Forum della Società Civile della campagna internazionale ICAN. E’ arrivato il momento anche per l’Italia di impegnarsi per concretizzare un percorso forte di disarmo nucleare e dire davvero “Good bye nukes!”

Il Ministro Pinotti già per il primo invio ed anche ieri ha dichiarato che "le armi sono già a Baghdad". Si potrebbe ricostruire il percorso seguito fino ad ora? Chi ha eseguito lo spostamento da Santo Stefano al continente (e per dove?). Come si è realizzato il trasporto verso l'Iraq? In quali giorni e con quali tempi?

Ancora una scelta militare per l’Iraq: secondo le dichiarazioni alla Camera del Ministro Pinotti non solo mezzi e aerei ma anche l’intervento di oltre duecento uomini. Una scelta sbagliata e inaccettabile – soprattutto se non avrà un nuovo vaglio parlamentare – che spinge la Rete Italiana per il Disarmo a rilanciare la richiesta al Governodi  maggiori dettagli e una supervisione parlamentare e della società civile sull’invio di materiale bellico, e ora forse di militari, in Iraq.

Tutto questo mentre i recenti bombardamenti sulle postazioni della milizia dello Stato islamico hanno in realtà rafforzato la situazione sul terreno di ISIS piuttosto che indebolirla

La nostra Campagna considera grave e negativa l’intenzione del Governo – annunciata oggi dal Ministro Pinotti al Senato - di procedere a questo ulteriore acquisto senza attendere la nuova impostazione del programma che dovrebbe derivare dalle mozioni votate alla Camera.

La campagna Taglia le ali alle armirinnova la propria richiesta: per poter comprendere appieno il programma F-35 occorre la massima trasparenza, finora non presente sui dettagli dei contratti.

Votate oggi alla Camera diverse mozioni sul tema dei cacciabombardieri F-35: il testo del PD impegna il Governo a dimezzarne il budget e ne va dunque monitorata l’applicazione. La campagna “Taglia le ali alle armi” si rammarica invece della mancata approvazione delle mozioni SEL e Movimento 5 Stelle che chiedevano la cancellazione completa del programma JSF.

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