In realtà riporta dati noti da tempo, ma credo sia giunto il momento di diffonderli il più possibile, perché nella loro semplicità mettono a nudo la strumentalità delle posizioni del governo in materia di respingimenti, nonché il fatto ormai acclarato che una bugia detta tre volte (specie se amplificata dai media compiacenti) comincia diventare realtà.
L'attacco all'UE e i conseguenti imbarazzi a Bruxelles, si basano su di un assunto che ormai nessuno più in Italia si prende la briga di confutare con la semplice forza dei dati ed è il seguente: l'Italia, in quanto terra di frontiera e ponte nel Mediterraneo, sostiene il peso maggiore dell'accoglienza nei confronti dei rifugiati e dei richiedenti asilo. A fronte di tale situazione insostenibile l'Italia esige un intervento mirato di sostegno da parte dell'Europa tutta.
Bene, a questo punto buttiamo un occhio a dati che riporta Bianconi, che poi sono quelli del 2008, e scopriamo cose note ma sempre interessanti.
Il numero di Rifugiati e Richiedenti Asilo accolti dai principali paese europei nel 2008 è il seguente:
- Italia: 47.000
- Svezia: 77.000
- Paesi Bassi: 77.000
- Francia: 160.00
- Inghilterra: 292.000
- Germania: 582.000
Già questi dati da soli basterebbero a ridurre al silenzio le varie voci sprezzanti e i volti feroci che popolano tivvù e giornali e che abbronzati fanno ancora più tristezza e paura.
Ma se questo stesso dato viene utilizzato per calcolare l'incidenza di questi numeri sulla popolazione residente nei singoli paesi, scopriamo che la situazione è ancora più grottesca, se paragonata alla vulgata che ci vuole invasi perché primo Paese nelle scelte e nei sogni dei migranti.
Se consideriamo quanti Rifugiati e Richiedenti Asilo ci sono per ogni mille abitanti, ecco la nuova classifica:
Italia: 0,81
Francia: 2,64
Paesi Bassi: 4,73
Inghilterra: 4,90
Germania: 7,05
Svezia: 8,54
Quindi, facendo dei rapidi calcoli, se noi ne ospitiamo 1 la Francia ne ospita più di 3, i Paesi Bassi 5,8, l'Inghilterra 6, la Germania 8,7 e la Svezia 10,5.
Di questo parliamo e non di altro.
Vi preghiamo di far girare questi dati come e dove riterrete più opportuno, perché se aspettiamo che lo facciano i media, potremmo rimanere molto delusi.