• Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

Se non avessimo visto

Se non avessimo visto centinaia di visi. Se non avessimo incrociato quegli sguardi impauriti e persi.

Se non avessimo sorretto quei corpi umidi, tremanti e magri.

Se non fosse per quel tremito che abbiamo sentito sotto le mani ogni volta che abbiamo appoggiato una coperta su quelle spalle bagnate e curve.

Se non fosse per quel ragazzo, accosciato contro un muretto, bagnato fradicio e con gli occhi persi nel vuoto; quel ragazzo in stato catatonico, che all’inizio non rispondeva alle nostre domande.

Se non fosse per lui che a un tratto ci ha guardato dritto negli occhi e ha cominciato a raccontare che il suo amico gli era morto davanti e lui non aveva potuto fare nulla per salvarlo.

Se non fosse per lui che si chiedeva tra le lacrime come avrebbe potuto dare la notizia alla famiglia dell’amico.

Se non fosse per quelle sere in cui decine e decine erano le giovanissime e bellissime ragazzine che sfilavano l’una dopo l’altra, ancora fiere e sorridenti, vive.

Se non fosse per le decine di bimbe e bimbi che mai abbiamo sentito piangere, come se capissero che adesso, giunti a terra, non c’era più motivo di disperarsi.

Se non fosse per le lacrime di gioia che abbiamo versato quando abbiamo visto gli uomini e le donne, con addosso una divisa o una tuta bianca o un paio di jeans e una maglietta, salutare con una stretta di mano, un abbraccio, un sorriso, un augurio, una promessa, una ad una tutte le persone che riconsegnavano alla terra dopo averli sottratti al mare.

Se non fosse per tutte le tombe senza nome e per tutte quelle che un nome qualcuno è riuscito a trovarlo. Se non fosse per le risate, le serate, le passeggiate, le mangiate fatte con chi abbiamo conosciuto, ritrovato o incontrato quando il peggio era passato.

Se non fosse per tutte queste cose e per altre che non abbiamo ancora trovato il coraggio di tirare fuori.
Bene, se non fosse per questo, Voi che parlate di bambolotti finti vestiti di rosso, voi che soddisfatti nelle vostre case godete mentre altri respingono, Voi che con la bava alla bocca volete i porti chiusi e le vostre frontiere inespugnabili. Voi che pensate di valere di più ma non avete mai il coraggio di un confronto leale. Voi che sapete solo offendere, tronfi tanto quanto ignoranti.

Bene, Voi ci fareste pena.

Ma abbiamo visto, toccato, sentito, pianto, riso, conosciuto e amato.

Per questo non proviamo per Voi alcuna pena.

E per le vostre “idee”, nessuna giustificazione. Solo disprezzo.

Forum Lampedusa Solidale

Post su FB del 6 luglio 2018 - https://www.facebook.com/ForumLampedusaSolidale/