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ASGI sul codice di condotta : non è un atto avente valore di legge, ma solo una proposta di accordo, dove il necessario coinvolgimento paritario delle parti è clamorosamente mancato. Non sarà legittima alcuna reazione del Governo nei confronti delle ONG non firmatarie se non nei casi e nei limiti già sanciti dalle norme nazionali e internazionali .

Sulla base delle principali norme di diritto internazionale relative agli obblighi di salvataggio in mare, ASGI ha elaborato un primo commento al “Codice di condotta per le ONG coinvolte nel salvataggio di migranti in mare“, ovvero alla originaria proposta articolata dal Governo italiano, poi comunicata alla Unione europea ed il cui testo è stato reso pubblico nelle scorse settimane.

E’ una novità che un nostro legislatore si metta attorno al tavolo con sindaci per regolarizzare l’accoglienza: questo è successo la settimana scorsa con primi cittadini della Città Metropolitana Milanese e il Ministro Minniti. Pur essendo un progetto che, probabilmente, presenta diverse lacune, tuttavia non va sottovalutata la buona volontà di un ministro che vuole mettere ordine in questa materia. Nel passato si erano già occupati il Ministro Claudio Martelli, l’Operazione Arcobaleno, poi la Turco–Napolitano, infine la Bossi-Fini. La buona volontà del Ministro Minniti, supportata anche dalla grande manifestazione di Milano del 20 maggio scorso, sembra prendere una strada giusta.

Nell'anno 2007 sono sbarcati nelle nostre coste 24.000 persone provenienti dall'Africa e Asia. Esse sono cresciute progressivamente e 10 anni dopo, nel 2016, sono sbarcati nelle nostre coste 183.000 persone ( in media 500 in ogni giorno dell'anno) .

E' stato stimato che quelli che scappano dalle guerre sono solo il 20% mentre i veri motivi dell'ondata migratoria che riguarda il restante 80% sono di natura economica, vengono in Italia ed in Europa per cercare un lavoro dignitoso, "fortuna".

Nel nostro Paese il diritto alle cure è stabilito dall’art.32 della Costituzione, che riconosce il diritto alla salute come fondamentale diritto dell'individuo e interesse della collettività, e garantisce cure gratuite agli indigenti. Eppure nella pratica sempre più persone – italiane e straniere – oggi incontrano barriere nell’accesso ai servizi sanitari.

La vicende delle 2 donne Rom rinchiuse in una gabbia per la raccolta di cartone e di materiale buttato tra i rifiuti di un supermercato a Follonica, ha suscitato contrastanti reazioni, moltissime sui social media, meno sui quotidiani.

Ammirevoli alcune prese di posizioni, come quella del sindaco della stessa Follonica che ha condannato senza alcuna riserva il gesto, le parole di un sacerdote intervistato (di Follonica?) che ha manifestato il suo sbigottimento per quel gesto, come pure l’immediata presa di posizione della direzione del Supermercato. Ma non si contano quanti hanno applaudito i sequestratori, andando ben oltre un semplice commento di irrisione. A distanza di pochi giorni la notizia è scomparsa, già rimossa.

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