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La resistenza non è storia di superuomini, non è necessario un fisico statuario per essere partigiano, non bisogna essere nati in una grande città e nemmeno avere la benedizione di una famiglia benestante. La resistenza è una storia di uomini, forse con la U maiuscola, ma pur sempre uomini, uomini che amano la patria, certo, ma soprattutto uomini che amano il futuro, la speranza e il sacrificio. Perché il mondo non si cambia facilmente, ci vogliono idee, costanza e fatica. Nient’altro.

Nell’atrio del Comune di Massa sta una targa bianca di plastica, che riporta la motivazione della medaglia d’oro al valor civile. Io sarei per toglierla perché è in uno stile che male si amalgama con quello della struttura. Penso sia giusto rifarla, con calma. Anche la dicitura che la richiama nello stemma dell’amministrazione, dovrebbe essere tolta perché, pur essendo un richiamo di valore, è contestualizzata ad un periodo breve della storia della comunità che è millenaria.

Venerdì 8 febbraio 2013 l'ANPI di Massa ha organizzato un presidio presso il Monumento alla Resistenza di Piazza Matteotti invitando la città, le associazioni, le forze politiche a dare il segnale della loro coscienza antifascista contro i rigurgiti di fascismo rappresentato da alcune forze politiche di estrema destra.

In vista della visita del Cancelliere Tedesco in Grecia, crediamo sia nostro obbligo ricordare a Lei e al primo ministro greco che:
La grande e potente Germania ha potuto nel passato auto-escludersi dai suoi obblighi (n.d.t. i risarcimenti della seconda guerra mondiale), negando alla Grecia quello che le spettava secondo il diritto internazionale, mentre la Grecia non è autorizzata a rinunciare ai suoi diritti.

Per il massacro di 560 persone  (uomini, donne, anziani, bambini) avvenuto il 12 agosto del 1944 a S. Anna di Stazzema da parte della 16° divisione corazzata  del Reichsfuehrer SS, nel 2005 furono condannati  dieci imputati all'ergastolo dal tribunale  militare di La Spezia, tra cui il novantunenne Gerhard Sommer, tristemente conosciuto per le atrocità commesse.