• Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

Draghi è stato avvertito: Zelensky non gradisce che una crisi di governo in Italia disturbi l’incessante flusso di armi all’Ucraina né, come dice il suo consigliere Podolyak, “la tradizionale lotta politica interna nei Paesi occidentali” (cioè la democrazia) “deve intaccare l’unità nelle questioni fondamentali della lotta tra il bene e il male”, ovvero mettere in dubbio la suddetta “fornitura d’armi all’Ucraina”. E anche Johnson lascia a desiderare. Perciò dobbiamo aspettare che domani la sorte del governo Draghi sia decisa non sui nostri colli fatali ma là dove si giocano le sorti delle nostre Costituzioni democratiche e della stessa pace del mondo, dal momento che le abbiamo messe nelle mani delle attuali tragiche star della guerra e del potere.

L'antefatto di questa storia ricorda quando Boris Johnson decise che la nottata sarebbe passata da sola, il covid avrebbe ucciso giusto qualche vecchietto che tanto sarebbe morto lo stesso (d'altronde prima o poi...) e l'immunità di gregge sarebbe arrivata spontaneamente, ignorando al proposito che, senza vaccinazioni di massa, l'immunità di gregge può impiegare anche numerose generazioni per immunizzare per davvero, se mai succede.

Poi ci si è ammalato lui stesso e soprattutto l'opinione pubblica ha percepito, a suon di morti e al netto di teorie strampalate figlie dei tempi che viviamo, che il covid è una cosa seria.

- Fine dell'antefatto -

Nella mia vita ho partecipato (ed anche organizzato) a centinai di manifestazioni sindacali... so cosa significa la fatica ed il sacrificio per farle riuscire... e per parteciparvi... per cui porto il massimo rispetto per tutti coloro che il 26 giugno , hanno partecipato alle manifestazioni indette dalla CGIL CISL UIL a Firenze, Torino, Bari, per il rinvio dello sblocco dei licenziamenti ed altre tematiche sociali.

In questo tempo di pandemia e di restrizioni sociali sento il bisogno di cercare un chiarimento tra i mille dubbi e incertezze che mi attanagliano.

D'altra parte sono sempre stato convinto che la complessità impone analisi e scelte articolate, non manichee, che tengano conto delle varie parti in campo, delle articolazioni delle cause e delle prospettive.

Una riflessione stimolata dalla bolla social-mediatica. Giorgia Meloni nel discorso alla Camera per la fiducia a Draghi, cita Bertolt Brecht della celebre frase “mi sono seduto dalla parte del torto perché gli altri posti erano occupati”.

Difficile immaginare una distanza maggiore tra il pensiero di Bertolt Brecht e la proposta politica di Giorgia Meloni.