• Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

In Europa l'economia sembra in risalita e molti commentatori politici pensano che si allenterà la pressione per ridurre il debito pubblico, sulla concentrazione delle banche, sulle riforme liberiste delle pensioni e del mercato del lavoro, sulla flessibilità dei salari legati "alla produttività" , sulla riduzione del fisco, ecc... ma salvo qualche dosaggio decimale di circostanza, nel "tira e molla" tra i vari governi europei, la ristrutturazione in atto in ogni Paese andrà avanti perché viene imposta dai poteri economici e finanziari forti e si sviluppa all'interno della Contesa Globale, dove l'Europa e gli Stati Uniti sono in declino rispetto al fronte dei nuovi giganti asiatici. Si pensi solo alla Cina ed al flusso dei capitali che va indirizzando... fino a comprarsi perfino il Milan di Berlusconi.

Tra le tante ingiustizie sulle pensioni c' e' ne una che è veramente odiosa , questa:

Un pensionato per avere il diritto a percepire la detrazione per il coniuge a carico ( circa 50 euro mensili) , il coniuge non deve superare le 2.880 euro annui , altrimenti se supera detta cifra perde il diritto con una perdita di 600 euro annui;

conosco il caso di una signora che percepiva una pensione di 220 euro mensili per un totale annuo di circa 2.700 euro e quindi il marito percepiva le detrazioni sulla sua pensione per in valore di 600 euro annui ed in più poteva recuperare le detrazioni per spese mediche della moglie sulla denuncia del 730.

Oggetto: preghiera di non avallare un insieme di misure che negano l'eguaglianza dinanzi alla legge e perseguitano innumerevoli innocenti; e preghiera di riconoscere finalmente il diritto di voto a milioni di persone oneste e generose che vivono stabilmente in Italia e sono tuttora assurdamente private del primo diritto democratico.

La fase politica italiana si caratterizza per una realtà fatta di disgregazione sociale costruita progressivamente da circa 30 anni.
Oggi abbiamo un mondo del lavoro devastato dalla disoccupazione e precarietà, dallo sfruttamento, da taglio dello stato sociale, dalla cancellazione dei diritti, dai bassi salari e pensioni... a ciò si è aggiunto, con un eccesso di crudeltà con   il jobs act  voluto da Renzi...