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Per quattro intense giornate, nella Cittadella di Assisi, oltre 200 partecipanti (età media alta) hanno lavorato per comprendere e compiere nella chiesa la svolta profetica proposta da papa Francesco. L'esperienza è stata impegnativa, faticosa, anche drammatica, perché sappiamo che Francesco può fallire. Abbiamo visto che il conflitto è tra vangelo vissuto e autosicurezza dell'istituzione. Il lavoro di Assisi vuole proseguire in varie parti d'Italia. Francesco ha acceso speranza in molti, credenti e no.

«Un Dio che sorprende», quello annunciato da papa Francesco, è il tema più difficile, affrontato da Raniero La Valle. Ma c'è un altro Dio che non sorprende, che giace nel catechismo. Poi c'è quello onnipotente, nella cultura comune, per chi lo afferma, per chi lo nega, per chi lo ignora. Per gli archeologi del sacro, la ricomparsa di un Dio che sorprende è un incidente sgradito. Francesco è solo, combattuto con astio.

La Chiesa di Vicofaro assediata dalla solidarietà. L'appoggio senza tentennamenti della Diocesi e del Vescovo. La decisa difesa di don Massimo della sua scelta di solidarietà e di accoglienza. Il sostegno, fortissimo, dei fedeli. L'isolamento degli “esaminatori” di Forza Nuova, “bocciati” dalla gente e quasi espulsi dai momenti più significativi del rito.

Buon Natale, Natale buono!

Ho ricevuto alcune risposte "morali" (distinguere chiaro il bene dal male) alla provocazione evangelica inviata con qualche pensiero di Scquizzato (v. sotto). In effetti, il vangelo è uno sconvolgimento difficile da accettare. Chi può dire di averlo davvero accettato? Altro che dolce consolazione! Ci toglie le sicurezze ben sistemate, le gerarchie di valori, la morale chiara.

Per Natale, mentre ci lasciamo sedurre dal rito consumistico degli addobbi e dei regali, capita anche a voi di sentirvi un po' più buoni, o almeno di desiderarlo? E vi capita anche di avvertire un pizzico di nostalgia rievocando la poesia del presepe della vostra infanzia, quando tutto – così ci pare – era più semplice, più genuino, più vero?

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