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A Genova qualche giorno fa, durante il corteo di protesta per l'assalto israeliano alla "Freedom Flottilla", parlando con Haidi Giuliani, abbiamo scoperto di essere arrivati tutti e due alla stessa riflessione: vi è un'incredibile similitudine su come è stata gestita la comunicazione da parte del governo israeliano in questa occasione e come nel 2001 il governo italiano gestì l'assalto alla scuola Diaz. Due situazioni completamente differenti, ma accomunate da una gestione mediatica molto simile da parte del potere di turno.

Caro direttore, ti chiedo di essere sollevata dalla mansione di conduttrice dell’edizione delle 20 del TG1, essendosi determinata una situazione che non mi consente di svolgere questo compito senza pregiudizio per le mie convinzioni professionali.

Ieri (15 maggio 2010) il Senato ha approvato il cosiddetto pacchetto sicurezza (D.d..L. 733) tra gli altri con un emendamento del senatore Gianpiero D'Alia (UDC) identificato dall'articolo 50-bis: /Repressione di attività di apologia o istigazione a delinquere compiuta a mezzo internet;
La prossima settimana Il testo approderà alla Camera diventando l'articolo nr. 60.
Il senatore Gianpiero D'Alia (UDC) non fa parte della maggioranza al Governo e ciò la dice lunga sulla trasversalità del disegno liberticida della"Casta".

Ricordo chiaramente il giorno in cui appresi che la mia amica e collega, Anna Politkovskaya, era stata assassinata.
Ero nel mio ufficio, e lavoravo al nuovo numero di "Novaya Gazeta" il principale quotidiano indipendente russo. Alle 6 del mattino, l'editore capo Dimitri Muratov mi annunciò che avevano sparato ad Anna un'ora prima. La notizia era scioccante, ma assolutamente prevedibile. Come molti di noi alla "Novaya Gazeta", Anna era stata in bilico sul confine fra la vita e la morte per un periodo di tempo assai lungo: così lungo che ci eravamo abituati alla minaccia di perderla.

In principio erano le armi di distruzione di massa. Per prevenire il terribile attacco di Saddam al resto del mondo. Poi si scoprì che le armi non c’erano, dunque non c’era nulla da prevenire. Allora si disse che bisognava colpire, a Baghdad, il più terribile alleato e foraggiatore e protettore di Al Qaeda.

Pubblichiamo la premessa alla lettera mensile che le ACLI di Cernusco inviano a iscritti e simpatizzanti.

Novembre 2008. Il manifesto pubblica la lettera di un docente dell'Università La Sapienza di Roma che contesta la decisione del rettore di invitare il papa per l'apertura dell'anno accademico. L'estensore della lettera ritiene che la presenza del pontefice connoterebbe in senso religioso un evento che tale non è. Inoltre rimprovera al rettore il fatto di aver operato questa scelta senza consultare il senato accademico.