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Il quadro sociale in cui si sono svolte le elezioni vede :

  1. una frantumazione del mondo del lavoro nella stessa azienda con lavoratori a tempo indeterminato con diritti (anche l’art.18) e paghe dignitose, e lavoratori in appalto, subappalto, e precari di tutti le tipologie che non hanno diritti , sono sfruttati e ricattati, ed hanno misere paghe pur svolgendo le stesse mansioni;

Non ho mai capito bene, come mai da circa 30 anni, la retorica sulla fine delle ideologie, abbia messo d'accordo molti opinionisti ed intellettuali di destra e di sinistra... aprendo cosi un varco alle forze fasciste come casapound, forza nuova , fratelli d'Italia e la Stessa Lega, che così si presentano "massicci" alle elezioni politiche assieme ad altre forze della borghesia capitalista. Quali sono gli effettivi elementi di discontinuità storica che giustificano il presunto superamento delle ideologie?

Il regime che ne è stato espressione, ha condotto l'Italia alla rovina, ha causato centinaia di migliaia di morti, ha perseguitato gli ebrei e tante altre minoranze.

Ma alcune farneticazioni, figlie di una nostalgia malata, nonostante il passare degli anni hanno continuato ad essere rimasticate nell'ombra. Oggi tentano di circuire le generazioni più giovani, che non conoscono tutto il dolore che ha attraversato la storia, e spargendo odio, alimentando paure e offrendo false ricette di sicurezza, circuiscono gli anziani che hanno dimenticato.

Credo che per molti ed anche per il sottoscritto non era facile capire cosa stava avvenendo in Calogna... ma dopo una attenta riflessione credo di poter dire che non mi convincono coloro che sostengono che la Catalogna deve rispettare la Costituzione la dove essa sostiene: " la sovranità appartiene al popolo che la esercita nelle forme e nei limiti previsti dalla Costituzione"...mi sembra politicamente molto debole per l...e seguenti considerazioni:

La squallida vicenda parlamentare della legge sullo Jus soli ha molti piccoli padri (piccoli in tutti i sensi, anzi piccini) e una sola grande madre, la Paura. Una paura pervasiva, sorda, velenosa che ha serpeggiato per tutta l’estate sotto la pelle del paese, si è gonfiata a dismisura, è cresciuta su se stessa sull’onda dei telegiornali e sulle prime pagine dei quotidiani, dei proclami dell’opposizione e degli atti di governo, operando come un contagio contro cui non sembra esserci vaccino che tenga. Ebbene lo confesso. Anch’io ne sono stato contaminato. Anch’io ho paura.

Passano gli anni e le stagioni e il calendario, inesorabilmente, torna a fermarsi a quel giorno. 3 giugno ed è una stretta al cuore. 3 Giugno, il giorno della nascita e della morte di Dino Frisullo. Nei momenti più difficili e drammatici, quando annaspiamo nella folle corsa mozzafiato di questo nostro mondo traboccante di iniquità e ingiustizia, di disumanità e barbarie, nelle curve più pericolose, nelle vette più ripide, il suo volto, il suo esempio, il faro che ha illuminato ci compaiono davanti e ci danno forza. Ma il 3 giugno è sempre una stretta al cuore, è il giorno in cui il dolore si rinnova più che mai.