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I regimi non si cambiano facilmente come gli abiti di stagione. I fallimenti recenti dell'Iraq, della Libia e della Siria - ma anche l'Afghanistan - dovrebbero insegnare qualche cosa. Soprattutto non si cambiano se non si hanno delle alternative meno disastrose alle dittature e agli autocrati, per quanto detestabili.

Il 20 e 21 maggio si è tenuta a Roma una riunione di lavoro organizzata da Euromed Rights, un’autorevole rete euro-mediterranea per i diritti che riunisce 70 organizzazioni di società civile europee, del Maghreb e del Mashrek, impegnata per rafforzare il ruolo della società civile e promuovere i diritti umani nell’ambito della Partnership euro-mediterranea e della Politica europea di vicinato.

La Volontà ribadita dagli italiani il 4 dicembre 2016. E' un tracciato di rispetto della Costituzione e di richiesta di cancellazione delle leggi in contrasto con la costituzione... di legalità costituzionale... ma negli ultimi trent’anni, invece, le classi dirigenti di centrodestra e centrosinistra ci hanno portato in un'altra direzione, contribuendo anche al malcostume ed allo sfascio dei partiti di massa.

Penso a Sacco e Vanzetti, mandati alla forca perché italiani.

E ai cartelli “vietato ai cani e agli ebrei”.

Ai giovani iraniani, creste impomatate nel gel e scarpe a punta, nei centri commerciali - prodotti turchi in vetrina sognando la California.

Al pasticcere di Teheran che in una libreria, parlandomi di censura citò Nuovo Cinema Paradiso. Come se ci fosse un pasticcere romano – anche un solo pasticcere a Roma – in grado di conoscere i film di Panahi e Makhmalbaf.