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Abbiamo appena celebrato la festa della liberazione. Ma liberta' e democrazia sono beni che non si acquisiscono una volta per tutte. Sconfitto un nemico ne compaiono subito altri, non necessariamente sotto forma di invasori stranieri. Oggi i nemici della democrazia sono una scuola volutamente inadeguata, l'informazione monopolizzata dal potere economico, una classe politica che essendosi fatta casta da' piu' ascolto alle imprese che ai cittadini. E cio' non vale solo a livello di singole nazioni, ma soprattutto europeo.

L’ Europa non è una nave e non corre pericolo di arrembaggio da parte di pirati. La sua vulnerabilità è tutta interna. L’ Europa è una cucina e occorrono tutti i suoi ingredienti. Primo di questi: il flusso migratorio, contro il quale è inutile il filo spinato. Muri e mari non servono a scacciare. Neanche la pena di morte servirebbe: l’affrontano già.

Vorrei subito precisare che in questi ultimi anni, a seguito dell’imminente ingresso nell’Unione Europea di numerosi paesi dell’Est, ci si è resi conto che l’Europa è una realtà molto più ampia e complessa di quella che solitamente noi pensiamo sia. Il termine Europa evoca in noi - istintivamente - l’Europa Occidentale; in realtà i lituani sono fierissimi nel dire che il centro geografico dell’Europa passa da loro, perché, in effetti, c’è l’immenso spazio russo che sposta notevolmente l’Europa verso Est. Da più parti, soggetti diversi, da Gorbaciov a Giovanni Paolo II° amavano dire che l’Europa va dall’Atlantico agli Urali.